Belluno, morti sospette fra i militari: medico indagato

Pubblicato il 8 Marzo 2012 - 21:23 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 8 MAR – Si allarga sul fronte giudiziario la vicenda di Francesco Finessi, alpino della provincia di Ferrara, morto nel dicembre del 2002 a 22 anni per un linfoma di Hodgkin, su cui anche la procura di Roma aveva aperto un fascicolo di inchiesta lo scorso anno in relazioni a morti sospette tra i militari dell'esercito legate alla somministraione dei vaccini.

Ora un tenente colonnello degli alpini di Belluno e' sotto inchiesta per falso materiale ed ideologico, con l'accusa di aver attestato visite mediche mai effettuate sul libretto sanitario di Finessi e di altri militari di leva. Secondo il sostituto procuratore Simone Marcon, l'ufficiale, Nicola M., all'epoca dei fatti capitano medico del 16/mo reggimento di stanza alla caserma di Belluno, avrebbe falsamente attestato nel libretto sanitario del ragazzo 13 visite mediche (quelle con cadenza quindicinale obbligatorie), in realta' mai eseguite. Nel capo d'accusa si contesta all'ufficiale anche di aver certificato ''che il 15 novembre 2000 Francesco Finessi era stato sottoposto a visita medica, mentre in realta' era a casa in congedo per malattia'', nonche' di ''aver omesso di riportare nel libretto sanitario del militare informazioni riguardanti la vaccinazione antitifoidea mediante somministrazione del vaccino Neotyf, in corrispondenza del quale risulta apposto un asterisco, mentre dal registro interno delle vaccinazioni risulta effettuata in data 2 aprile per via orale''.

L'inchiesta e' partita dalla denuncia dei genitori di Finessi, che da anni lottano per dimostrare che a causare la malattia del figlio furono i vaccini somministratogli nel periodo militare. Un'ipotesi allo studio anche della commissione sull'Uranio impoverito del Senato. ''Le analisi del sangue e sperma di mio figlio hanno mostrato la presenza di elevate quantita' di metalli esistenti nei vaccini – spiega la madre, Santa Passaniti -. Durante il servizio militare mio figlio e' stato bombardato di vaccini e gli e' stato somministrato per due volte il vaccino antitifoideo 'Neotyf', poi ritirato dal mercato nel 2002 dal Ministero della Salute''.