Benzina: in Italia costa di più per le tasse? Sfatato il mito, non è vero

Pubblicato il 8 Marzo 2011 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA – Sfatato il mito. In Italia la benzina non è più cara per colpa delle tasse. Nel nostro paese infatti il peso delle tasse sui carburanti è tra i più bassi d’Europa, ma al distributore gli italiani pagano comunque più degli altri. A sostenerlo è l’associazione artigiani Cgia di Mestre che, alla luce dell’impennata dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio, ha analizzato il costo al litro di carburante al netto delle imposte.

Secondo la Cgia l’incidenza percentuale delle tasse sul prezzo di un litro di benzina ha toccato in Italia il 55,1%, mentre la media europea si attesta al 58,3%. Più deciso, invece, il peso delle tasse e delle accise sul prezzo alla pompa nel Regno Unito (62,5%), nei Paesi Bassi (62%), in Germania (61,3%) e in Francia (58,4%). Al netto delle imposte, un litro di benzina in Italia costa 0,658 (dato al 31 gennaio 2011), è l’importo piu’ elevato tra i sette principali Paesi Ue.

In Italia, per quanto riguarda il gasolio, il carico fiscale su un litro di carburante è, anche in questo caso, tra i più bassi d’Europa (48,1%). Nel Regno Unito, il peso delle imposte e delle accise è del 60,9%, in Germania del 52% e in Francia del 50,6%. In termini di prezzo, invece, solo la Grecia ha un costo alla pompa (0,729 al litro) più elevato del nostro (0,699 al litro).

Tutti gli altri grandi Paesi Ue, invece, presentano un costo al litro molto più contenuto. ”Ad incidere sul prezzo alla pompa non sono le imposte e le accise – avverte Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia -, ma, probabilmente, una rete distributiva inadeguata e dei meccanismi speculativi che non hanno eguali nel resto d’Europa”.