Benzina: self service chiusi dal 14 al 17 giugno, stop completo il 18 giugno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Giugno 2014 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

scopero-benzinaiROMA – Dalle 7 di sabato 14 giugno fino alle 19,30 del 17 giugno saranno chiuse le macchine self service delle pompe di benzina durante l’orario di apertura degli impianti. Insomma: niente sconti garantiti dal fai da te. E il 18 giugno confermato lo sciopero generale che riguarderà rete stradale e autostradale. L’agitazione dei benzinai produrrà inoltre un aumento di 1,5 centesimi al litro, secondo la stima di Confcommercio.

La protesta proclamata da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc – Anisa Confcommercio è stata confermata nonostante la riunione di lunedì scorso al ministero dello Sviluppo economico. “A fronte della compresa attenzione ottenuta presso il ministero, il mondo industriale – sottolineano i gestori – continua a latitare e a limitarsi ad ammirare il proprio ombelico. A queste condizioni, per tentare di evitare che ancora una volta si rimanga travolti dall’ignavia e dall’inerzia, le organizzazioni di categoria dei gestori confermano lo sciopero generale del 18 giugno” e le iniziative al via da sabato. Con la riunione di lunedì scorso, sottolineano le organizzazioni di categoria dei gestori, “ha trovato conferma e verifica la fondatezza e la serietà delle questioni che i gestori degli impianti di rifornimento carburanti italiani pongono inutilmente ormai da troppo tempo”.

I prezzi ingiustificatamente più alti che vengono imposti ai gestori ed agli automobilisti dalle compagnie petrolifere, rilevano le organizzazioni di categoria dei gestori, “sono la conseguenza per un verso di norme troppo spesso violate e per l’altro di un ‘sistema’ che attende da troppi anni di essere profondamente riformato”. “Ottenere la puntuale applicazione delle leggi che pretendono di garantire ai gestori condizioni eque e non discriminatorie per competere nel mercato, in altre parole prezzi più bassi e competitivi anche a beneficio degli automobilisti che da loro si riforniscono quotidianamente, unitamente all’avvio di una reale ristrutturazione ed ammodernamento della rete di vendita ed alla ripresa di una contrattazione collettiva che ponga fine ad un lungo periodo di strappi ed aggressioni alla categoria da parte delle compagnie -concludono i gestori-, sono in estrema sintesi le condizioni essenziali per riaprire un confronto credibile teso a trovare nuovi equilibri per un settore condotto da scelte folli a ritrovarsi in condizioni letteralmente drammatiche”.