Blitz a Cortina, un assessore veneto: "Come per la mafia a Chicago"

Pubblicato il 10 Gennaio 2012 - 15:40 OLTRE 6 MESI FA

VENEZIA, 10 GEN – Un sistema 'poliziesco' ''come quello usato a Chicago per individuare i mafiosi'': dopo i blitz anti-evasione fiscale a Cortina e in alcune localita' turistiche rinomate l'assessore al turismo del Veneto Marino Finozzi attacca l'Agenzia delle Entrate per il metodo adottato per le verifiche.

''I controlli – afferma – si possono fare con i sistemi informatici e non con frotte di uomini che vanno a registrare i numeri di targa e i modelli delle auto nelle localita' turistiche. Questo e' un sistema che usava la polizia di Chicago ai tempi della mafia: quando c'era il funerale di un mafioso gli agenti andavano a verificare chi partecipava. I controlli devono essere fatti perche' l'evasione fiscale va combattuta, ma non con sistemi che spaventano i turisti''. ''L'aspetto positivo – prosegue – e' che il Veneto continua a mentenere il primato nell'attrazione turistica; quello meno nobile invece e' che andando a colpire Cortina e altre localita' sembra si voglia rimarcare che noi veneti siamo evasori 'di natura', mentre i dati concreti dicono che in Veneto l'evasione non solo e' piu' bassa rispetto ad altre realta' italiane ma c'e' anche un rapporto tra economia, volume e fatturato che porta ad abbassare ancora di piu' questo indice di evasione''.