Borse di studio per i più bravi: basta un esame dopo la maturità

Pubblicato il 30 Agosto 2011 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA

foto Lapresse

ROMA – Ci vuole un esame dopo la maturità (per chi abbia ancora voglia di mettersi alla prova) e i neodiplomati potranno sperare di ottenere una delle borse di studio del ministero dell’Istruzione in palio. Sono riservate ai fuorisede, per averle bisogna avere almeno 80/100 come voto e il reddito non conta.

Il valore annuale è di 10 mila euro in più, ma per potere accedere al fondo bisogna impegnarsi e tenere la media del 27 negli esami all’università.

Basta un test volontario, pagato 5 euro per coprire le spese di organizzazione. Sarà organizzato appena usciti i quadri di valutazione degli esami di maturità, dunque a metà o fine luglio. Sui criteri di scelta dei più meritevoli qualche dubbio c’è: non serve nessuna specifica preparazione scolastica o notizionistica, ma serve dimostrare le competenze di base come comprensione del testo e logica.

Poco chiaro anche il numero di borse che verranno assegnate: al momento i soldi a disposizione sono 30 mila euro, 10 del ministero dell’Istruzione e 20 dei fondi Pon dell’Unione europea. A fare da traino però si spera che siano i privati che finanzieranno questi studenti pronti a lasciare casa, mamma, papà e la loro città per trasferirsi e cambiare residenza.

Come spiega il Corriere della Sera, “dal secondo anno, però, il contributo non sarà più a fondo perduto ma si trasformerà in prestito d’onore: lo studente lo dovrà sì restituire ma solo quando avrà trovato il suo primo lavoro. Sarà possibile anche non ridare indietro nemmeno un euro: ma a patto di essersi laureati con 110 e lode. Le prove saranno preparate dall’Invalsi che per l’anno prossimo prepara altre due novità: sperimenterà i suoi test direttamente alla Maturità, in una scuola per provincia su base volontaria, e rivedrà a campione anche i temi d’italiano sempre dell’esame di Stato”.