“Rivedete la manovra”: proiettili a Monti, Berlusconi ed ai quotidiani

Pubblicato il 16 Dicembre 2011 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Dieci buste con proiettili e un volantino di minacce firmato dal Movimento Armati proletari sono state intercettate nella serata del 15 dicembre al Centro meccanografico di Poste Italiane di Lamezia Terme. Le buste contenenti i proiettili di vario calibro sono indirizzate al premier Mario Monti (con un proiettile calibro 9) a Silvio Berlusconi ma anche a Pier Luigi Bersani (calibro 7.65), al ministro del Welfare Elsa Fornero (calibro 9.21). Plichi con un proiettile calibro 12 sono stati inviate a Pierferdinando Casini e ai direttori Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Maurizio Belpietro (Libero), Leonardo Boriano (La Padania), Maio Sechi (Il Tempo).

Nel volantino, firmato dal Movimento Armati proletari e intercettato con dieci buste con proiettili rivolte al premier Monti, all’ex premier Berlusconi e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali, sono contenute ingiurie e minacce: ”rivedrete la manovra o ve la faremo pagare”. ”Ve la faremo pagare a tutti. Vi colpiremo e sara’ una guerra all’ultimo sangue”. E’ una delle frasi contenute nel volantino del Movimento Armato Proletario contenuto nelle buste con proiettili intercettate a Lamezia Terme con minacce a politici e giornalisti. ”Vi faremo maledire – e’ scritto ancora – queste misure col sangue. Non dovrete piu’ dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca e adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi”.

”La finanziaria e’ pronta – prosegue ancora il testo – come e’ pronto il loro funerale. Ci vedremo a Roma. Non siamo contro le forze dell’ordine pero’ se c’e’ qualcuno che vuole fare l’eroe pensi prima alla sua famiglia. E’ una lotta giusta e coerente contro i poteri forti a difesa della povera gente. Le misure prese per colpire sempre i piu’ deboli non devono esser approvare se no con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto che colpite gli operai con le loro famiglie che sono gia’ sul lastrico”.     Le indagini condotte dalla polizia postale che ha effettuato i primi accertamenti sono dirette dal pm Maria Alessandra Ruberto e coordinate dal procuratore di Lamezia Terme Salvatore Vitello che in passato, quando lavorava in altre procure, ha svolto inchieste in materia di antiterrorismo.

Il vicepresidente della Camera e presidente dell’UDC Rocco Buttiglione esprime la sua massima solidarietà a tutti i destinatari delle buste con minacce e proiettili rinvenute a Lamezia Terme: il premier Mario Monti, il ministro Elsa Fornero, il presidente Pierferdinando Casini, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, i direttori Ferruccio De Bortoli, Ezio Mauro, Maurizio Belpietro, Leonardo Boriano e Mario Sechi.    “E a chiunque altro dovesse ricevere minacce simili, senza distinzioni. Ô sempre più chiaro da un lato il clima di degrado che mette a rischio il nostro Paese, ma allo stesso tempo il tentativo di qualcuno di alimentare il clima di odio e di insicurezza. La risposta deve essere ferma e forte da parte di tutto il Paese: l’Italia non si farà intimorire e troverà le forze per uscire da questa crisi rinnovando le energie migliori della nazione, senza cedere ai ricatti e alla violenza”, conclude.