Vercelli, scarcerato il presunto omicida dell’imprenditrice uccisa e bruciata

A distanza di tre settimana dall’arresto per l’omicidio di Rosangela De Dona’ è stato scarcerato Natalino Mainetti, al momento l’unico indiziato per il delitto: il corpo della donna, imprenditrice nel settore della ristorazione, era stato trovato bruciato nella sua auto in una zona precollinare tra Vercelli e Biella.

L’uomo (detenuto nel carcere di Vercelli) era stato fermato il 5 luglio dai carabinieri nella sua abitazione di Curino (Biella), con l’accusa di sequestro di persona, a cui si era aggiunto, il giorno dopo, quella di omicidio volontario, dopo il ritrovamento del cadavere dell’imprenditrice.

La decisione dei giudici del tribunale del riesame di Torino, è stata comunicata nel tardo pomeriggio di oggi ai difensori del pregiudicato valsesiano, gli avvocati Teresa Certa e Mario Cometti. Fin dal suo arresto il Mainetti si era dichiarato estraneo ai fatti sostenendo che il giorno della scomparsa della vittima , si trovava già ad Arenzano, in Liguria.

Conosceva Rosangela De Dona’, frequentava i suoi locali, ma da tempo non la vedeva. Sofferente da tempo di varie patologie, il sessantenne in cella aveva rifiutato il cibo: pochi giorni fa i medici nominati dal tribunale di Biella, avevano confermato la gravità delle sue condizioni di salute consigliando il trasferimento dalla casa circondariale al reparto psichiatrico del carcere Le Vallette di Torino.

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