Donna soffocata durante una rapina: assassino fa parte di un gruppo

VIBO VALENTIA – Domenico Grillo, il ventunenne fermato dai carabinieri per l’omicidio di Isabella Raso, la donna morta soffocata dopo una rapina a San Calogero, non avrebbe agito da solo la notte tra il 15 e il 16 luglio. E’ quanto emerso nella conferenza stampa che il procuratore Mario Spagnuolo ha tenuto a Vibo Valentia dopo il fermo del giovane avvenuto stamattina.

Il procuratore Spagnuolo, che ha parlato di ”omicidio odioso”, ha spiegato che le indagini hanno preso impulso dal verificarsi di episodi simili e si sono orientate verso l’individuazione di un gruppo. Da qui si e’ posta l’attenzione su alcuni bar frequentati da Grillo e da altre persone e, quindi, e’ stato isolato il dna che, messo a confronto con quello ricavato da materiale organico trovato nelle unghie della donna, e’ coinciso perfettamente. Ulteriori sviluppi potrebbero esserci a breve.

I militari hanno compiuto perquisizioni nella casa nella disponibilita’ del ragazzo dove e’ stata trovata una pistola giocattolo priva del tappo rosso e alcune cartucce di pistola e di fucile. La perquisizione ha riguardato anche l’abitazione del padre di Grillo, Salvatore, di 51 anni, a San Vito sullo Ionio (Catanzaro) dove sotto il letto matrimoniale e’ stata trovata una pistola clandestina calibro 7.65 e 30 cartucce. L’uomo, che e’ un allevatore di trote, e’ stato arrestato per detenzione di armi e munizioni.

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