Casamonica, “so zingari, menano e fanno casino”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Agosto 2015 - 10:42 OLTRE 6 MESI FA
Casamonica, "so zingari, menano e fanno casino"

Casamonica, “so zingari, menano e fanno casino”

ROMA – “So zingari, menano, fanno casino”. La frase la scrive sul Corriere della Sera Goffredo Buccini e la frase in questione si riferisce ai Casamonica, tornati sulle prime pagine dei giornali dopo il caso del funerale show del capoclan Vittorio.

Un “pregiudizio stupido” quello degli zingari che menano secondo Buccini. Ma anche grazie a quel pregiudizio i Casamonica hanno costruito un vero e proprio impero. Nullatenenti per il fisco ma con i soldi a Montecarlo. E legati a Massimo Carminati, l’ex Nar a processo con l’accusa di essere il capo dell’organizzazione di Mafia Capitale. “Carminati li controllava”, scrive il Corriere. Facile immaginare a interessi comuni, a un controllo basato su reciproca convenienza.

Ma guai, scrive il Corriere, a parlare di Mafia ai Casamonica:

Vittorio, lo «zio Vittorio» che la famiglia ha voluto salutare l’altro ieri con esequie da «re di Roma» scatenando un putiferio mondiale, era il più sveglio, sapeva giocarci con gli stupidi pregiudizi: «Sono uno zingaro, vendo macchine», disse con understatement nel 2004, sospettato di mafiosità dalla Dia: «Macché mafia e mafia! Non nego qualche reato in passato, ma di mafia, usura e droga non voglio neppure sentire parlare». Nella casa da satrapo, i detective di Vittorio Tomasone avevano trovato reperti archeologici rari, quelle chicche che portano i tombaroli e riempiono da sempre le ville dei Casamonica, nella loro enclave alla Romanina, primo fortino con tanto di vedette, tra via Devers e vicolo Barzilai.