Cassazione: senza i dati del conducente nessun taglio ai punti della patente

Pubblicato il 12 Luglio 2010 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA

No alla decurtazione dei punti sulla patente se non è stato identificato chi era alla guida dell’auto al momento dell’infrazione. Sì alla multa, quindi, intestata al proprietario della vettura al quale però non vanno tolti i punti, ma solo inflitta un’ulteriore sanzione pecuniaria se non comunica i dati del conducente trasgressore. E’ la pronuncia delle Sezioni Unite della Cassazione nella sentenza n.16276.

I Supremi Giudici hanno accolto il ricorso di un romano che aveva contestato la sanzione dei punti inflittagli per non aver comunicato chi era alla guida della sua auto passata col rosso. Secondo le Sezioni Unite, il giudice di pace nel confermare la decurtazione, non aveva tenuto conto della pronuncia della Corte Costituzionale del 2005.

Con la sentenza n. 27 la Consulta aveva dichiarato ”l’illegittimità, per contrarietà al principio di ragionevolezza, dell’art 126 bis del Codice della strada, nella parte in cui disponeva che, in caso di mancata identificazione del conducente autore della trasgressione e di mancata successiva comunicazione dei relativi dati personali e di abilitazione alla guida, entro il termine di 30 giorni dalla notifica, da parte del proprietario del veicolo, cui il verbale di accertamento della violazione fosse stato notificato, quest’ultimo avrebbe subito la sanzione della decurtazione del punteggio della patente; dovendo invece trovare applicazione, in siffatti casi, soltanto l’ulteriore sanzione pecuniaria prevista dall’art 180 del codice della strada”.