I cattolici: “Festeggiare Halloween non è da veri credenti”

Pubblicato il 30 Ottobre 2010 - 00:41 OLTRE 6 MESI FA

Una forte critica alla festa di Halloween arriva dall’Associazione comunità papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, di cui la prossima settimana ricorre il terzo anniversario della morte. “Halloween nasce come perpetuazione di un culto pagano che si è evoluto nel tempo connettendosi anche a pratiche esoteriche ed occultiste. Siamo di fronte ad una sorta di revival di neopaganesimo che, come tale, si pone in aperto contrasto con lo spirito di un vero cristiano”, commenta il responsabile generale dell’associazione, Giovanni Paolo Ramonda.

“Con poca consapevolezza – dice – si organizzano, in un periodo che dovrebbe essere riservato alla celebrazione dei santi e alla sacra memoria dei nostri defunti, banchetti e feste in tema, con menù in giallo, ‘cene con delitto’, pomeriggi per bambini in maschere macabre. Ma veramente la nostra società ha bisogno di questi messaggi esaltanti l’orrore? E’ necessario che la gente sappia come alle origini di Halloween c’è un antico cerimoniale pagano compiuto nelle isole britanniche dai Druidi, la feroce classe sacerdotale dei Celti. Con un rituale che cadeva appunto il 31 ottobre si solennizzava, in una specie di ‘festival della morte’, il passaggio dall’estate all’inverno, ossia la vittoria del dio delle tenebre sul dio del sole. Per allontanare gli spiriti del male, che si riteneva scendessero in campo, in tali occasioni si compivano sacrifici animali o umani. Oggi, per il calendario del mondo occultista, Halloween è equiparato al nostro capodanno”.

“La Chiesa – sottolinea l’associazione – ha sempre fermamente combattuto le tante superstizioni e false credenze che rievocano pagane liturgie: Gregorio IV per contrapporsi al clima delle stregonerie nell’834 spostò la festa di Ognissanti dal 13 maggio al 1 novembre; per lo stesso motivo nel X secolo fu introdotta la festa dei defunti il 2 novembre. Occorre, sul tema, un’informazione meno mistificata ed un conseguente comportamento più coerente. E’ necessario insegnare una cultura della vita che apra alla Speranza, alla Verità, alla Luce e non alle tenebre inquietanti di un mondo senza Dio. Il nostro appello si rivolge innanzitutto ai cattolici affinchè non sponsorizzino in nessun modo questo rituale pagano, dando invece risalto alla bellezza della vita con la solenne festa di Ognissanti, che dimostra le potenzialità positive presenti in ogni uomo senza avallarne gli aspetti più negativi e raccapriccianti”.