Cileno ucciso a Milano, l’altro fuggitivo: “Non avevamo armi”

Pubblicato il 17 Febbraio 2012 - 20:57 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ''Non abbiamo mai avuto armi, siamo scappati perche' clandestini e avevamo paura di un controllo''. Lo ha raccontato, ai microfoni del Tg3 Lombardia, Alvaro Thomas Huerta Rios, il cileno di 25 anni che era assieme al suo connazionale che, lunedi' scorso a Milano, e' stato ucciso dall' agente di polizia locale Alessandro Amigoni.

Huerta Rios, che quel pomeriggio stava fuggendo con il cileno di 28 anni in zona Parco Lambro, si e' presentato oggi in Procura dal pm di Milano Roberto Pellicano ed e' stato poi portato in Questura per essere sentito.

''Sono distrutto – ha spiegato nell'intervista – piu' che arrabbiato, perche' il mio amico era una brava persona, un bravo padre coi suoi figli. Loro un giorno, da grandi, lo sapranno''. E ha aggiunto: ''Sono andato in Procura perche' non ho niente da temere. Quel giorno siamo scappati perche' siamo clandestini e avevamo paura di essere fermati. Mai avuto armi – ha concluso – tutte cose false''.