Coronavirus, in Lombardia + 2500 contagi in un giorno. Allarme Fontana: “Sono preoccupato”

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2020 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, in Lombardia + 2500 contagi in un giorno. Allarme Fontana: "Sono preoccupato"

Coronavirus, in Lombardia + 2500 contagi in un giorno. Allarme Fontana (nella foto Ansa): “Sono preoccupato”

MILANO  –  Non accenna a migliorare la situazione dell’epidemia di coronavirus in Lombardia. A sottolinearlo è il presidente della Regione, Attilio Fontana: “I numeri purtroppo non sono molto belli, il numero dei contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi”, ha detto il governatore.

“Dovremo valutare se è un fatto eccezionale determinato da qualche episodio particolare o se è un trend in aumento, il che sarebbe un po’ imbarazzante”. “Purtroppo siamo sui 2.500″ casi in più oggi. “Non so se è arrivato il picco o se ci è sfuggito qualcosa, queste valutazioni spettano ai tecnici, io posso solo dire che personalmente sono preoccupato”.

Parlando dei tamponi Fontana ha definito “vergognose” le speculazioni fatte e ha ricordato le indicazioni date il 27 febbraio dall’Iss, che sostiene come “i tamponi si facciano solo ai sintomatici e per gli altri siano fuorvianti”. “Noi siamo la Regione che ha fatto in assoluto il maggior numero di tamponi” ha aggiunto il governatore sottolineando che sono state “rispettate le direttive”.

“Lunedì abbiamo mandato all’organismo tecnico una richiesta per sapere se le linee guida debbano essere confermate” e non sono arrivate risposte. Se le indicazioni cambieranno “noi seguiremo le nuove” a due condizioni, ovvero “che mi si dia tutto quanto è necessario per fare i tamponi” e che i laboratori della Lombardia al momento riescono a processarne a pieno regime 5mila al giorno. E quindi “devono metterci in grado” di processarne di più. A cinquemila al giorno, considerato i 10 milioni di lombardi ci vorrebbero “quasi tre anni di tempo” ha concluso.  

“Mi auguro che su questo argomento non ci siano ulteriori fraintendimenti perché rischiano di essere fuorvianti per i cittadini: parli – è il suo invito – solo l’istituto superiore di Sanità, parli solo l’organismo tecnico del ministero e dica cosa si deve e non si deve fare”. “Non sono scelte che competono a me, ai sindaci, ai sottosegretari di turno che amano fare polemica” ha concluso. 

Il governatore ha parlato anche dello stato dei lavori dell’ospedale alla Fiera di Milano destinato ai pazienti Covid-19: “La malattia di Guido Bertolaso (risultato positivo al coronavirus, ndr) non è stata certo d’aiuto, è stata un grande intoppo perché era lui il punto di riferimento” ma “si sta procedendo a ritmi serrati” e i tempi di consegna “saranno rispettati o sforati di pochi giorni”.

Nei padiglioni al Portello “ci sono persone bravissime e abilissime che stanno portando avanti il lavoro” ha sottolineato Fontana, inviando un saluto a distanza all’ex capo della Protezione Civile, ricoverato all’Ospedale San Raffaele di Milano dopo essere risultato positivo al coronavirus. 

Coronavirus, in Italia “vicini al picco dell’epidemia”

Secondo Fabrizio Nicastro, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e fra gli esperti del Gruppo analisi numerica e statistica dati Covid-19, il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia è “vicinissimo” e si presenta “molto largo, una sorta di plateau”. Questa è la situazione ad ora, dominata da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Se un’altra regione importante dovesse esplodere – ha rilevato Nicastro – è chiaro che la curva si rialzerà”. (Fonti: Ansa, Agi, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).