Corte dei Conti: Cinque per mille da snellire, troppe associazioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Novembre 2014 - 01:34 OLTRE 6 MESI FA
Corte dei Conti: Cinque per mille da snellire, troppe associazioni

Corte dei Conti: Cinque per mille da snellire, troppe associazioni

ROMA – La Corte dei Conti chiede di ripensare completamente il sistema del 5 x mille. Seconso i magistrati, infatti, sono troppe le associazioni che beneficiano del 5 per mille a loro destinato dai contribuenti (2,5 miliardi dal 2006). E il sistema è farraginoso, andrebbe semplificato e ‘stabilizzato’ (ma su questo nel frattempo sta intervenendo la Legge di Stabilità, oppure con una proposta del presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, ndr). E questo anche per superare il ‘cronico’ ritardo nei pagamenti.

La Corte dei Conti lo evidenzia nell’integrazione ad una precedente relazione sull’argomento nella quale indica anche una serie di proposte per superare le criticità. La Corte fornisce anche una ‘classifica’ della associazioni più gettonate: al primo posto l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (dati 2011) con 55,4 milioni; segue Emergency (11 milioni), Medici senza frontiere (8,7 milioni).

”Benché il proliferare delle organizzazioni beneficiarie esprima la frammentazione dei bisogni della società contemporanea, – scrivono i magistrati contabili – si impone una più rigorosa selezione delle stesse, al fine di non disperdere risorse per fini impropri. I dati recentemente pubblicati relativi alle erogazioni per l’anno 2012 attestano che i beneficiari sfiorano, ormai, il numero di 50 mila. Per le onlus e gli enti del volontariato, quasi 9 mila enti ottengono un contributo inferiore ai 500 euro ed oltre mille non hanno ottenuto nemmeno una firma, accentuandosi, così, la frammentazione e la dispersione delle risorse. Molti beneficiari, pur non avendo finalità di lucro, non producono alcun tipo di valore sociale”.

E infatti accade pure che non manchino situazioni paradossali, quali un cospicuo numero di enti, ben superiore a 1.000 per l’ultimo anno, che non ricevono alcuna scelta, dimostrando, così, di non essere di interesse nemmeno per i propri membri e sollevando dubbi sulla loro reale consistenza”.

Inoltre – sottolinea la Corte –

”spetta alla discrezionalità del legislatore valutare se proseguire, per l’avvenire, nell’esperienza del 5 per mille. Tuttavia, in caso di scelta positiva, si avverte l’esigenza della stabilizzazione dell’istituto, al fine di attribuirgli quei connotati di efficienza che solo una normativa organica e non precaria può garantire”. Inoltre, tra le altre cose, la Corte dei Conti inserirebbe ”rigorosi controlli e frequenti verifiche sulle iniziative promosse ed attuate non potrebbero che avvantaggiare ed incentivare gli enti che svolgono le loro attività nel pieno rispetto della normativa vigente. L’introduzione del cofinanziamento potrebbe garantire, in tal senso, una maggiore serietà delle iniziative”.