Costa Concordia, Gabrielli: “Il recupero dei corpi è un imperativo morale”

Pubblicato il 6 Aprile 2012 - 19:47 OLTRE 6 MESI FA

L'AQUILA – ''Stiamo aspettando gli esiti degli esami del Dna sulle ultime cinque salme recuperate, perche' questo ci consentira' di indirizzare ulteriormente le ricerca sugli ultimi due dispersi. Tutto cio' anche all'esito della visione dei filmati che la procura della repubblica ha consentito di effettuare agli organi che si stanno occupando delle operazioni di ricerca''. Lo ha detto all'Aquila il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli.

''Continuiamo l'ispezione con i robottini, perche' anche quest'ultimo ritrovamento, purtroppo, ci induce a pensare che queste ultime due salme possano trovarsi nella parte esterna della nave, in una zona abbastanza complicata. Pero', ripeto, come lo abbiamo fatto nelle settimane scorse, stiamo continuando''.

Poi, Gabrielli ha aggiunto: ''Stiamo rispettando i tempi, a breve ci sara' l'individuazione del raggruppamento di societa' che dovra' effettuare la rimozione della nave. Fino ad oggi tutto sta andando nel senso delle indicazioni che Costa, Carnival e la struttura commissariale avevano richiesto, cioe' che vi fosse un'asportazione totale nel rispetto quanto piu' possibile dell'ambiente e delle condizioni di vita delle persone''.

''Da questo punto di vista, stiamo seguendo le ultime fasi e confidiamo che alla fine del mese di aprile si arrivi a questa individuazione. Sul versante delle ricerche questo per noi e' sempre stato non solo un cruccio, ma un imperativo morale importante. La dimostrazione sta nel fatto che qualche settimana fa mancavano all'appello 15 corpi, ne abbiamo recuperati 13, anche questo frutto dello straordinario lavoro che hanno condotto e continuano a condurre le strutture operative impegnate in questo specifico ambito''.