Diabolik, capo ultrà Lazio, Gdf gli sequestra beni per 2 milioni
Pubblicato il 6 Luglio 2016 - 14:23 OLTRE 6 MESI FA
Diabolik, capo ultrà Lazio, Gdf gli sequestra beni per 2 milioni
ROMA – Un sequestro di beni per circa 2 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza ai danni di Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, capo della fazione ultras della tifoseria laziale, degli “Irriducibili”. Il decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Roma arriva a conclusione delle indagini economico-patrimoniali avviate in seguito all’arresto dopo una breve latitanza di Piscitelli nell’ottobre del 2013. Spiega Il Messaggero:
L’uomo è ritenuto referente, promotore e finanziatore di un traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna, che venivano introdotte nel territorio nazionale tramite «corrieri». Piscitelli, secondo la Gdf, è un soggetto «pericoloso» da oltre 25 anni, «vissuto costantemente all’insegna della prepotenza e della sopraffazione, indifferente ai numerosi provvedimenti di polizia adottati nei suoi confronti» e si è «dedicato al crimine organizzato finanziando numerose importazioni di sostanze stupefacenti».
Nel corso della sua «carriera criminale» è stato, anche coinvolto in numerosi procedimenti penali, e nel 2015 condannato per estorsione tra cui quella in danno del Presidente della S.S. Lazio. IL Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha accertato il notevole tenore di vita di Piscitelli e del suo nucleo familiare, sproporzionato rispetto ai modesti redditi dichiarati. Nel dettaglio, la rete degli interessi commerciali di «DIABOLIK» era legata soprattutto alla commercializzazione di gadget della sua squadra del cuore, con l’immagine di MISTER ENRICH, vecchio fumetto inglese, divenuto simbolo del gruppo degli «IRRIDUCIBILI». In questa attività erano coinvolte anche la moglie e una delle figlie di Piscitelli. La confisca di oggi ha riguardato il patrimonio aziendale e di beni della società di «commercio all’ingrosso di abbigliamento ed accessori», specializzata nella commercializzazione dei gadget; il marchio commerciale «MR. ENRICH», un immobile di pregio a Grottaferrata (RM); una polizza assicurativa; e un conto corrente.
