Donne terrorizzate tra le pareti domestiche: aumentano del 5,8% i reati in casa

Pubblicato il 1 Ottobre 2010 - 00:59 OLTRE 6 MESI FA

Rispetto a due anni fa, oltre la metà delle famiglie italiane si sente “più impaurita” dalla criminalità. Il 18,3% delle donne si dice addirittura “più terrorizzata”. Emerge da un’indagine su ‘Le donne e la sicurezza’ di Astra Ricerche, realizzata nel maggio 2010, commissionata dalla Fondazione Enzo Hruby, la fondazione che si occupa di security e presentata oggi alla Camera.

Uno dei dati più significativi – segnalano i ricercatori – è che rispetto al 2008, anno in cui è stata realizzata la prima ricerca su donne e sicurezza, le famiglie e le donne italiane hanno visto aumentare i reati effettivamente compiuti a loro danno o a danno di parenti ed amici. Si tratta di un aumento del 5,8% dei furti e delle rapine in casa, del 6,1% delle aggressioni e delle violenze fisiche. E’ quindi aumentata la percezione di insicurezza fra le italiane: +16% per le aggressioni fisiche, +15,5% per le intrusioni violente di estranei in casa. E’ aumentata anche la paura verso gli atti vandalici (+10,5%) e i sequestri/rapimenti (+7,5%).

 “Nonostante questa situazione – commenta Carlo Hruby, vicepresidente della Fondazione – circa la metà delle famiglie non conosce gli specialisti della security. Solo l’8,4% delle famiglie ha installato in casa una protezione elettronica. Tutti gli altri si affidano ad elettrici e tecnici improvvisati, con gravi rischi per la casa e l’incolumità delle persone”.

Negli ultimi due anni si è registrato un aumento di circa il 13% nella richiesta di protezione elettroniche e solo l’8,4% è stato intercettato dai professionisti del settore. La ricerca è contenuta in un libro (‘Le donne e la sicurezzà) di Paola Guidi ed edita dalla stessa Fondazione Enzo Hruby