Dritan Demiraj in coma: picchiato in carcere da ex pugile

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Aprile 2016 - 07:20 OLTRE 6 MESI FA
Dritan Demiraj in coma: picchiato in carcere da ex pugile

Dritan Demiraj in coma: picchiato in carcere da ex pugile (foto Ansa)

PARMA – Dritan Demiraj è in coma dopo essere stato picchiato da un altro detenuto, un ex pugile romeno, nel carcere di Parma. Lo scrivono alcuni giornali locali. Il fornaio albanese sta attualmente scontando l’ergastolo per il duplice omicidio della ex Lidia Nusdorfi, avvenuto alla stazione di Mozzate (Como) il 1 marzo 2014, e dell’amante della ex, Stefano Mannina, il 28 febbraio 2014 a Rimini. Demiraj è ricoverato in Rianimazione ed è in gravi condizioni. Non sono ancora chiari i motivi dell’aggressione. La condanna all’ergastolo era stata pronunciata lo scorso 14 marzo a Rimini.

Aggiunge il Corriere di Romagna:

A ridurlo, non si sa fino a quando a un “vegetale”, è stata la scarica di pugni sferrati da un boxer di nazionalità romena con cui ha avuto un corpo a corpo mentre si trovava nella zona di “convivialità”, l’area interna del carcere dove i detenuti possono socializzare e dove nell’arco di una giornata possono trascorrere molte ore, barattando anche l’ora d’aria. Un ambiente dove sono stati collocati anche i telefoni che i detenuti possono utilizzare per chiamare casa. Quindi, è facile ipotizzare, un luogo “sensibile”. E proprio vicino a un apparecchio, a quanto ha potuto apprendere anche il suo legale, l’avvocato Massimiliano Orrù raggiunto dalla notizia a Roma, Dritan e il pugile, da un secondo all’altro, sono venuti alle mani. Una sfida che non si sa ancora se è stata annunciata da frasi di minaccia all’istante o da attriti covati nel tempo. Di sicuro una frazione di secondo dopo essere stato raggiunto dai colpi al volto, il pasticcere si è accasciato senza più dare segni di vita. In suo aiuto si è subito gettato l’unico agente della polizia penitenziaria presente che nel tentativo di togliere l’energumeno dal corpo di Dritan, ha rimediato contusioni che i medici hanno giudicato guaribile in una settimana.