Foggia: per colpo da cinque milioni di euro la banda aveva “studiato” sui libri

Pubblicato il 6 Novembre 2009 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA

I protagonisti del film "Ocean's eleven"

Il furto di oltre cinque milioni di euro sullo stile del film “Ocean’s eleven” compiuto ai danni del caveau dell’istituto di vigilanza “Np service” di Foggia il primo maggio scorso era stato studiato così dettagliatamente che uno degli arrestati, Luigi Francesco Orlando, era stato mandato in Germania dal presunto capo della banda, Olinto Bonalumi, per acquistare strumenti tecnici per aprire le casseforti e per acquisire manuali e libri su come aprire le casseforti e annullare i sistemi di sicurezza.

La circostanza è stata riferita ai giornalisti nella conferenza stampa tenuta a Foggia dagli investigatori dopo gli arresti di stamani. «Tutto quello che siamo riusciti a scoprire – ha detto il pm Enrico Infante – risulta dalle intercettazioni effettuate inizialmente dalla Squadra mobile di Genova e che si sono rivelate decisive». Per mettere a segno il furto milionario (i soldi erano destinati al pagamento delle pensioni), hanno riferito i magistrati, il presunto capo dell’organizzazione, Olinto Bonalumi, si sarebbe procurato il badge di accesso all’istituto di vigilanza, poi clonato da un tecnico anche lui arrestato, «attraverso lo stesso istituto». C’è il sospetto, dunque, di una “talpa”, a meno che Bonalumi non sia riuscito a carpire la buona fede di qualcuno.

Ad ordinare le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti delle tre persone ritenute gli organizzatori, sono gli agenti delle Squadre mobili di Genova, Foggia, Ascoli Piceno e Rimini e i carabinieri di Foggia e Fermo. La misura cautelare è stata firmata dal gip del Tribunale di Foggia Carlo Protano, su richiesta dei sostituti procuratori di Foggia Enrico Infante e Domenico Minardi. Destinatari del provvedimento, oltre a Olinto Bonalumi, 50 anni di Foggia, definito dagli investigatori «di elevato spessore criminale» e catturato a Fermo, sono Devis Tardini, 30 anni di Pesaro, e Luigi Francesco Orlando, di 41 anni, di Desio (Milano), gestore di una concessionaria di autovetture a Fermo. Tardini è  il tecnico di una ditta di investigazioni di Rimini ed è ritenuto colui che ha  duplicato il badge utilizzato per accedere nella sede della “Np Service”.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, nella notte del primo maggio scorso un individuo, che aveva il volto coperto e indossava una divisa da guardia giurata, utilizzando un badge clonato riuscì ad entrare nella sede dell’istituto di vigilanza, che esegue trasferimenti di denaro in tutta la provincia di Foggia. L’uomo, ripreso dall’impianto interno di videosorveglianza, dopo aver eluso i sofisticati sistemi di antifurto esistenti, riuscì ad accedere al caveau dove rubò diversi sacchi di denaro per oltre cinque milioni di euro.

In quel periodo la Squadra mobile di Genova aveva in corso un’indagine su alcuni pregiudicati foggiani e gli sviluppi dell’inchiesta, in collaborazione con la Squadra mobile di Foggia, hanno fatto acquisire gravi elementi a carico delle tre persone nei confronti delle quali è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare. L’autore materiale del furto, invece, non è stato ancora identificato.