Freddo, neve e vento: l’Italia in ginocchio

Continua l’ondata di maltempo sull’Italia. In Friuli Venezia Giulia bora forte a Trieste (130 kmh) e bufere di neve in Carnia e nel Tarvisiano. Neve e disagi anche in Sardegna: nel nuorese la temperatura è scesa due gradi sotto zero. La pioggia battente è tornata a cadere incessantemente sulla Calabria ed ha creato disagi alla circolazione stradale per frane e smottamenti soprattutto nel catanzarese e nel cosentino dove alcune arterie statali e provinciali sono state chiuse. Da mercoledì sera per il vento sono chiusi i collegamenti con le isole Eolie.

Neve, pioggia, gelate: questi sono i giorni più freddi da vent’anni a questa parte. L’Italia e tutto l’emisfero nord sono nella morsa di un freddo da record: “Un inverno raro, estremo. Il più freddo da almeno 20 anni”. Così spiega all’Ansa Giampiero Maracchi, direttore dell’istituto di Biometeorologia del Cnr, secondo il quale le temperature sono almeno di due gradi sotto la media stagionale e dobbiamo rassegnarci al freddo ancora per diverse settimane.

Dall’alba nevica su quasi tutto il Piemonte. A Torino si sono già posati alcuni centimetri, specie in collina, ma la circolazione stradale è fluida. È prevista un’interruzione a metà mattina, ma una ripresa, con più forza, nel pomeriggio fino a sera. La nevicata dovrebbe terminare all’alba di venerdì. In totale dovrebbero cadere 4-5 centimetri in città, una decina in collina. Fiocchi anche a Milano, dove è scattato uno stato di preallerta a partire dalle 21 circa di mercoledì sera per una previsione di precipitazioni nevose ad intermittenza con accumuli fra i 4 e gli 8 cm. La provincia di Bergamo si è svegliata sotto una coltre bianca di neve. I fiocchi, come previsto dai meteorologi, sono iniziati a cadere nella notte e dopo un paio d’ore di tregua, intorno alle 9 ha ripreso a nevicare anche in città. Non si segnalano particolari disagi.

Le basse temperature previste nei prossimi giorni potrebbero far arrivare la neve a Roma. Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ha spiegato che la macchina comunale si sta mobilitando per la notte tra giovedì e venerdì, «per minimizzare i danni e i problemi. Ci stiamo preparando. Allo stato attuale è solo un’ipotesi. Stiamo aspettando il bollettino della Protezione civile», ha detto il sindaco.

Sull’Appennino meridionale, si prevedono precipitazioni nevose con quantitativi da deboli a moderati e solo localmente elevati, in particolare sui settori tirrenici peninsulari, con quota neve inizialmente a 800 metri e in progressivo calo fino a 200 metri. Venti molto forti dai quadranti occidentali sulle due isole maggiori e al sud con possibili mareggiate lungo le coste. La neve scenderà a quote di pianura sulle regioni settentrionali, con apporti generalmente deboli, fino a moderati su Piemonte meridionale, entroterra ligure e rilievi lombardi; al di sopra dei 200-400 metri su Toscana, Umbria, Marche e Sardegna, in calo fino a quote di pianura in serata sulla Sardegna e localmente sulla Toscana, con apporti deboli o moderati su queste ultime due regioni; al di sopra dei 500-700 metri su Lazio ed Abruzzo, in calo fino ai 200-400 metri in serata, con apporti deboli; al di sopra degli 800-1000 metri su Molise, Campania, Basilicata e Calabria, in calo fino ai 400-600 metri in serata, con apporti moderati o a tratti elevati sui settori tirrenici, deboli altrove; al di sopra degli 800-1000 metri sulla Sicilia, in calo fino ai 600-800 metri in serata, con apporti deboli o moderati.

Fa freddo anche per gli animali. Il mare a temperature bassissima ha infatti causato la morte di moltissime sardine nelle Marche. Nello stesso periodo dello scorso anno la temperatura dell’acqua in quel tratto di mare era di 8 gradi, oggi è di 5.

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