“Se il Rolex è falso ti ammazzo di botte”: 6 anni alla coppia rom che schiavizzava i figli

Pubblicato il 24 Febbraio 2011 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA

TRIESTE – Schiavizzavano otto bambini, tutti nati tra il 1995 e il 2000, per costringerli a rubare e se non riuscivano nei colpi erano botte. La novità dell’indagine che a Trieste ha portato alla condanna a sei anni per una coppia di rom, sta nelle intercettazioni. La polizia ha potuto quindi ascoltare nelle conversazioni al telefono le minacce ai bambini, monitorare come avvenivano i furti.

“Adesso che ho rubato un grammo d’oro, posso mangiare?”, dice Simona, 12 anni. “Se il Rolex che hai preso non è autentico ti romperò la testa”, gridavano i due, Dani Duric e la moglie Silvana Novak , ai bambini che guidavano al telefono mentre rubavano nelle case. In tutto hanno obbligato in schiavitù otto minori, tra cui alcuni loro figli.

I piccoli ladri hanno colpito in decine di appartamenti tra Trieste, Trento, Vicenza, Verona, Brescia e Reggio Emilia. L’inchiesta è iniziata nel 2009 quando un poliziotto ha scoperto alcuni dei bambini mentre cercavano di forzare la serratura di un’azienda. Fermati e identificati sono stati subito rilasciati proprio perché minori: ecco perché i rom che li schiavizzavano li preferivano. Non imputabili di reati e particolarmente bravi.

Una di loro, Giulia, 13 anni, è stata venduta dai suoi genitori a una coppia di rom di Padova: era talmente abile da aver fatto “guadagnare” ai suoi sfruttatori 200mila euro. La condanna, con rito abbreviato, è la prima che riconosce il reato di schiavitù in Friuli Venezia Giulia. Alla lettura della sentenza i parenti della coppia hanno inveito contro il giudice.