GENOVA – Un semaforo giallo dai tempi allungati per i pedoni. Questa la soluzione voluta dalla normativa europea e dal codice della strada che stabiliscono che i pedoni debbano avere un tempo sufficiente per attraversare la strada una volta scattato il giallo.
Ma per dare un giallo più lungo ai pedoni, scrive Maria Corbi su La Stampa, è stato accorciato il verde agli automobilisti:
“L’ultima è Genova dove la questione «cromatica» di sicurezza è stata risolta togliendo secondi al verde e aggiungendoli al giallo. «Quando un pedone inizia l’attraversamento allo scattare del giallo ha la certezza di arrivare alla fine prima che scatti il verde per le auto», ha spiegato l’assessore al Traffico genovese Anna Dagnino in occasione di una interpellanza ex articolo 54 in Consiglio comunale che chiedeva chiarimenti rispetto ai tempi più corti del verde (ovviamente la durata dev’essere proporzionata alla larghezza della strada).
A Bergamo è stata Federconsumatori a contestare la sicurezza stradale causa semafori con luce verde troppo breve, facendo notare che è vero che il «giallo» dà la possibilità di completare l’attraversamento, ma se manca un timer che ti indichi i secondi a disposizione spesso un pedone si ritrova in mezzo al guado con le macchine che sfrecciano a destra e a sinistra”.
La nuova normativa infatti prevede che i semafori contengano i contasecondi per i pedoni, ma mancano ancora in molte città:
“Poi ci sono i semafori intelligenti, «centralizzati», dove ogni semaforo è «il nodo» di una rete coordinata da un computer che a seconda del traffico decide i tempi. Semafori «senza pace» dunque. Per pedoni, ma soprattutto per gli automobilisti. A dicembre scorso in Cassazione è stato deciso che tre secondi sono sufficienti per prendersi una multa e perdere 6 punti dalla patente. Tre secondi sono dunque congrui, sostengono gli alti giudici, per dare il tempo all’automobilista di decidere se fermarsi o no”.