Gianna Del Gaudio, trovata l’arma del delitto: sgozzata con un cutter

BERGAMO – Gianna Del Gaudio è stata sgozzata nella sua casa nella notte tra il 26 e il 27 agosto e ora l’arma del delitto è stata trovata. Gli agenti del Ris hanno analizzato il cutter trovato il 6 ottobre in una siepe e proprio questo avrebbe procurato le profonde ferite che hanno causato la morte dell’ex insegnante di 63 anni di Seriate, vicino Bergamo. Si tratta del coltello su cui è stato trovato anche il Dna del marito, Antonio Tizzani, unico indagato per l’omicidio.

Nel pomeriggio del 14 febbraio le perizie eseguite dai carabinieri del Ris sui reperti trovati nella casa divenuta teatro dello sgozzamento e dell’efferato omicidio sono state rese note. Gianna Del Gaudio era stata uccisa con un fendente sferrato al collo, da destra verso sinistra, dopo essere stata presa alle spalle: un taglio in diagonale, dall’alto verso il basso, che ha centrato la vertebra senza lesionarla in modo grave.

Proprio sul cutter i carabinieri del Ris di Parma avevano trovato una piccola traccia di materiale ematico di Tizzani: resta però ancora da chiarire se sia sangue, saliva o sudore. Il dettaglio può voler dire tutto o niente: dipenderà infatti dagli accertamenti scientifici ‘irripetibili’ che si svolgeranno nei laboratori del Ris, alla presenza del consulente scientifico di Tizzani, il genetista Giorgio Portera.

Gli esami dovranno infatti chiarire la natura della traccia che potrebbe anche essere da ‘contaminazione’, ovvero trasferita sul coltellino da un altro oggetto e non finita direttamente sul cutter. E poi, in base anche alla posizione della traccia sul coltello, dovrà essere stabilito come sia arrivata fino a lì.

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