Gioia Tauro, omicidio di Giuseppe Priolo: forse una faida della cosca Piromalli

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – A Gioia Tauro cresce il timore di una faida dopo l'omicidio di Giuseppe Priolo, di 51 anni, gia' noto alle forze dell'ordine, assassinato stamani a fucilate in piazza Trieste, nel centro della citta'.

L'uomo, infatti, era nipote, da parte della moglie, di Gioacchino Piromalli, ritenuto il boss dell'omonima cosca, ed era lo zio di Vincenzo Priolo, un giovane di 29 anni, ucciso l'8 luglio dello scorso anno, sempre a Gioia Tauro, ed a sua volta cognato di un altro Gioacchino Piromalli, omonimo del boss. In mezzo ai due delitti, c'e' stato il tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, di 41 anni, zio di un giovane, Vincenzo Perri, latitante perche' ricercato per l'omicidio di Vincenzo Priolo.

Una sequenza di fatti di sangue sulla quale gli investigatori stanno indagando ma che pare difficile non siano collegati tra loro.

Giuseppe Priolo, stamani, poco dopo le 7, era a bordo della sua auto, una Audi 3, vicino ad una tabaccheria. Un uomo si e' avvicinato e gli ha sparato con un fucile caricato a pallettoni. L'uomo ha cercato rifugio nel negozio ma prima che vi potesse entrare e' stato centrato da una seconda fucilata ed e' morto sul colpo.

Lo scorso anno fu proprio lui il primo ad arrivare sul luogo dell'omicidio del nipote. Un delitto maturato al termine di una rissa per la quale quattro ragazzi sono stati arrestati dalla polizia pochi giorni dopo il fatto.

Le indagini della polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi portarono anche all'emissione di un provvedimento di fermo nei confronti del presunto autore di quel delitto, Vincenzo Perri, che si e' reso latitante. Nei suoi confronti, intanto, e' stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare.

A dicembre, poi, il ferimento dello zio di Perri. Brandimarte, operaio al porto di Gioia Tauro, fu avvicinato da due persone armate di pistola e di fucile che iniziarono a sparare numerosi colpi, ma e' riuscito a salvarsi benche' ferito in maniera grave.

E stamani il delitto di Giuseppe Priolo. Una scia di sangue che adesso crea allarme tra la popolazione.

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