Gravina di Puglia, il paese invaso dai cani randagi: “Qui non ci sono canili”

Gravina di Puglia, dicono i suoi abitanti, è diventata ostaggio dei cani randagi. Sono tanti, affollano le vie e il medico di guardia racconta che si moltiplicano i casi di persone morse. Giampaolo Rosati spiega al Corriere della Sera: “Arrivano di continuo a farsi medicare i morsi. Cittadini di ogni età. Spesso le ferite non sono gravi, fortunatamente. Ma il problema è che per ognuno di quei morsi è necessario seguire una profilassi. E i morsi sono tanti”.

Si muovono in branchi e dopo il tramonto vanno a caccia di cibo. “Prendono d’assalto i cassonetti. Rovistano e rovesciano l’immondizia per la strada” , dice Raffaele Tragni. “Siamo davvero disperati: ultimamente in giro per la città si sono visti anche rottweiler e pitbull randagi”. Mostra alcune foto di carcasse di cani sbranati: “Le abbiamo trovate alle soglie del bosco. Stiamo cercando di capire: potrebbero essere bestie sbranate dai cinghiali. Oppure l’orrendo risultato di combattimenti clandestini fra cani: c’è chi specula su questa piaga” .

Va detto che a Gravina, nonostante questa situazione, non esiste un canile. Un problema, quello del randagismo, che affligge in generale tutta la Puglia. A Gravina e zone limitrofe sono circa un migliaio, su una popolazione di 40mila persone. La Asl prvinciale ha smesso di sterilizzare gli animali e quindi il numero di randagi è destinato ad aumentare. Nicola Pansini, direttore generale della Asl, sintetizza: “Spetta alla Asl sterilizzare, ma al comune mettere a disposizione le strutture. Se non c’è il canile il meccanismo si blocca” .

Tutto fermo, quindi, in attesa che arrivi il nuovo canile sanitario. Ma un problema già c’è: la struttura avrà al massimo 20 posti.

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