Incendio nella villa del giudice Clementina Forleo in Puglia

Clementina Forleo

Una ritorsione o un avvertimento ai danni dell’imprenditore agricolo tarantino Angelo Antonio Martella, di 48 anni: è questa la pista seguita da polizia e carabinieri che indagano sul rogo doloso appiccato la notte scorsa alla masseria del gip di Cremona Clementina Forleo che l’imprenditore ha in affitto da circa due anni. Martella, sempre la notte scorsa, ha subito un altro attentato che ha danneggiato un capannone della sua azienda sulla provinciale Manduria-Oria, tra le province di Taranto e Brindisi.

I carabinieri di Francavilla Fontana (Brindisi) e gli agenti del commissariato di Manduria tendono ad escludere del tutto che il destinatario degli attentati intimidatori sia il giudice brindisino Forleo. Le fiamme hanno danneggiato lievemente le due strutture e hanno complessivamente distrutto circa 2.600 balle di fieno accatastate nei capannoni delle due strutture gestite da Martella, che si occupa di agricoltura, di allevamento e di vendita di prodotti caseari.

Ma la stessa Forleo ha ha più volte nutrito dubbi su alcuni episodi successi negli scorsi anni. Nel 2005 entrambi i genitori della giudice persero la vita in un incidente stradale, sempre nelle campagne di Francavilla. Sulla natura di questo come di altri episodi la giudice Forleo ha sempre manifestato forti sospetti e dubbi.

L’incendio alla masseria del giudice Forleo, attualmente gip a Cremona dopo un lungo periodo di lavoro a Milano (il caso più celebre di cui si occupò fu quello Unipol-Bnl), città da cui fu trasferita d’ufficio (sul trasferimento pende ricorso), arriva inoltre dopo un altro misterioso incidente stradale avvenuto vicino Cremona del 3 dicembre 2009 che coinvolse la stessa Forleo e la decisione nel 2010 del prefetto di Cremona di togliere la scorta al magistrato.

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