Sono quattro i magistrati – in servizio a Trani e Bari – intercettati dalla procura del capoluogo pugliese mentre parlano con alcuni giornalisti di particolari relativi ad indagini. I colloqui sono stati captati dalla polizia durante l’inchiesta su una serie di fughe di notizie che hanno contraddistinto quasi per intero l’ultimo anno di attività delle procure di Bari e Trani.
La procura di Trani, mentre erano in corso le intercettazioni, è stata al centro dell’attenzione mediatica nazionale per le presunte pressioni esercitate dal premier, Silvio Berlusconi, sull’Agcom per fermare Annozero. Per questi fatti, Berlusconi è indagato (ora dal tribunale dei ministri) per concussione e minacce.
I magistrati ‘ascoltati’ mentre venivano intercettati i telefoni dei giornalisti – a quanto si apprende – sono due pubblici ministeri e un giudice in servizio nel tribunale di Trani, e un pm che lavora a Bari. Al momento non si sa se a carico dei quattro sia ipotizzabile un reato, come la rivelazione del segreto d’ufficio, poiché non é dato sapere se i fatti di cui gli interlocutori parlano al telefono erano coperti dal segreto d’ufficio o, invece, se si trattava di fatti o circostanze già note alle parti.
Le intercettazioni sono state disposte dai pm baresi Teresa Iodice e Giuseppe Dentamaro che, nell’ambito dell’indagine, il primo giugno scorso hanno ottenuto dal gip l’arresto del tenente colonnello della Guardia di finanza di Bari, Salvatore Paglino, accusato di peculato e indagato a piede libero per rivelazione del segreto d’ufficio e per stalking. Per quest’ultimo reato il giudice ha ritenuto mancanti i gravi indizi di colpevolezza. Nei prossimi giorni la procura di Bari dovrà decidere se inviare gli atti al Csm (per eventuali valutazioni disciplinari) e alla procura di Lecce (competente a trattare fascicoli in cui sono coinvolti magistrati in servizio nel distretto di Bari).