Lacrimogeni dal ministero, Severino: “Nei video di vede che vengono dal basso”

Pubblicato il 19 Novembre 2012 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA
Il ministro della Giustizia Paola Severino (Foto Lapresse)

ROMA – Il lacrimogeno che sembrava partiti dal ministero della Giustizia durante la manifestazione degli studenti sarebbe “con altissimo margine di probabilità partito dal basso”. Il ministro Paola Severino torna sugli scontri alla manifestazione di mercoledì 14 novembre alla chiusura dell’indagine interna sul presunto lancio di lacrimogeni che, secondo un video pubblicato da Repubblica, sarebbe avvenuto dal ministero di via Arenula.

“La visione completa delle registrazioni delle telecamere, in un lungo lasso di tempo ha dimostrato che non c’è stato accesso di estranei nel ministero”. Nel video il gas sembrava essere stato sparato dalle finestre del ministero. Ma secondo Severino “L‘indagine si è praticamente conclusa e evidenzia che con altissime probabilità il lacrimogeno è stato sparato dal basso”.

”Mi spiace che nonostante i chiarimenti frange di rappresentanze sindacali abbiano messo in dubbio i risultati raggiunti: ognuno è libero di avere una propria opinione ma il preconcetto non è ammissibile. Desidero che la giustizia prevalga in questo paese: per questo renderò pubblici i risultati degli accertamenti”  ”e li trasmetterò alla Procura di Roma”, che “potrebbe avere ulteriori mezzi investigativi migliori dei miei; e perché se qualcuno ha delle fonti diverse possa sentirsi libero di andare in procura e denunciare le proprie convinzioni”.

”Da sabato l’originale del rapporto del Racis evidenzia con altissimo margine di probabilità che il lacrimogeno è partito dal basso, ha raggiunto la facciata dell’edificio e si è diviso in tre parti ricadendo sulla strada”, ha proseguito il ministro. ”Ma ho voluto fare indagini più complete e ho disposto che fossero acquisite le registrazioni delle telecamere agli ingressi del ministero, per verificare se ci fossero stati accessi di persone non appartenenti al ministero”. Accessi che ”non ci sono stati. Analogo risultato ha dato l’ascolto dei dipendenti, che sono stati tutti sentiti, in particolare quelli del quarto piano”, su cui affaccia la finestra vicino alla quale è rimbalzato il lacrimogeno. ”Tutti hanno negato che ci fossero stati accessi nelle loro stanze. E questo conferma ulteriormente che il lacrimogeno è partito dal basso”.