Lampedusani in protesta: ribaltati cassonetti, consiglieri comunali si incatenano

Pubblicato il 28 Marzo 2011 - 13:47 OLTRE 6 MESI FA

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Un gruppo di lampedusani, tra cui alcune donne, ha rivoltato tre cassonetti davanti il varco militare al porto, bloccando il transito e chiedendo al governo soluzioni per mettere fine all’emergenza immigrazione nell’isola. In strada sono stati gettati anche due grossi recipienti usati per contenere acqua, vasi e pietre. Alcuni consiglieri comunali, per protesta si sono incatenati al porto.

Altri manifestanti si sono invece seduti davanti al cumulo di macerie, alzando due bandiere: quella della Trinacria, simbolo della Sicilia, e quella a scacchi di Lampedusa. La polizia osserva.

”Non vogliamo entrare in quarantena”, urla un ragazzo. Altri invocano ”lo sciopero generale”. ”Noi siamo il popolo di Lampedusa, lo sappiano i leghisti che ci costringono a vivere in questa situazione – dice uno dei manifestanti – Rivogliamo indietro la nostra libertà, solo questo chiediamo. Difendiamo la nostra dignità, siamo stanchi”.

(Foto LaPresse)