Leo correva troppo, il dosso non c’entra: la perizia sul 19enne morto a Corso Francia

Secondo il consulente nominato dalla procura non ci sarebbe un nesso causale tra il dosso sul tratto di strada dopo lavori sulla rete idrica e l'incidente fatale per il ragazzo di 19 anni.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Novembre 2022 - 09:19 OLTRE 6 MESI FA
Incidente Corso Francia

Leo correva troppo, il dosso non c’entra: la perizia sul 19enne morto a Corso Francia (foto ANSA)

L’indagine sulla morte di Leonardo Lamma, avvenuta in Corso Francia, a Roma, potrebbe essere archiviata. Secondo il consulente nominato dalla Procura infatti non ci sarebbe un nesso causale tra il dosso sbucato sul viale dopo alcuni lavori sulla rete idrica e l’incidente stradale costato la vita al giovane di 19 anni.

Incidente a Corso Francia, la perizia

Per il consulente, quel 7 aprile del 2022, Leonardo Lamma “correva troppo“, la sua moto, una Ktm Duke, viaggiava intorno ai 65-70 chilometri orari contro i 50 consentiti. Il rattoppo della buca non c’entra, il 19enne ha iniziato a sbandare 40 metri dopo. Non avendo appurato responsabilità di terzi, la Procura appare intenzionata a chiedere l’archiviazione del fascicolo aperto inizialmente con l’ipotesi di omicidio stradale ma privo però di indagati.

Ad anticipare l’esito della consulenza è il Corriere della Sera. Anche l’ultimo video reso noto lo scorso 25 settembre pareva dimostrare che arrivata all’altezza del rattoppo la moto sobbalza, sbanda, e il giovane non riesce a controllarla. Poi lo schianto fatale sullo spartitraffico. Questa è stata da subito la teoria dei legali della famiglia Lamma che ora si sono dichiarati pronti a smontare pezzo per pezzo la ricostruzione del consulente della Procura.

“Correva troppo”

Quest’ultimo, stando alle anticipazioni del quotidiano, proprio sulla base del video sostiene che Leonardo Lamma viaggiasse a velocità elevata e che, appena superato il rattoppo, si sia trovato una fila di auto ferme. La brusca frenata gli fa perdere il controllo del mezzo. Sbanda e si schianta sullo spartitraffico morendo sul colpo. Sempre secondo il perito, non si vedono altri centauri barcollare sul rattoppo, quindi non è pericoloso.

La replica del legale della famiglia

Non la pensa così l’avvocato della famiglia Lamma, Antonio De Fazi: “L’attenta visione del video pubblicato sugli organi di stampa evidenzierebbe senza alcun dubbio che la causa esclusiva della perdita di controllo debba essere unicamente ricondotta alla grave sconnessione e depressione del manto stradale. Tale situazione è stata fatta notare da più testimoni”.

La richiesta di archiviazione e le controdeduzioni dei legali della famiglia Lamma ora saranno portate all’attenzione del GIP a cui spetta l’ultima parola.

Forse dovresti anche sapere che…