Leonardo Messina, pentito di mafia: “Volevo uccidere Bossi, odiava il Sud”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2013 - 15:13 OLTRE 6 MESI FA
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Umberto Bossi

PALERMO – Dice il pentito di mafia Leonardo Messina che, anni fa, aveva pensato di uccidere Umberto Bossi. Ma poi fu Borino Miccichè a fermarlo, perchè Bossi a suo dire era un “pupo”, uno che non conta.  Lo ha detto lo stesso Messina ai giudici di Palermo nell’ambito del processo Stato-mafia:

«Un giorno c’era Umberto Bossi a Catania e io dissi a Borino Micciché: questo ce l’ha con i meridionali , vado e l’ammazzo’. Mi disse di fermarmi: questo è solo un pupo. L’uomo forte della Lega è Miglio che è in mano ad Andreotti»

Quanto ad Andreotti ha detto:

«In Cosa nostra si diceva che Andreotti era uomo d’onore, che era punciuto (affiliato formalmente, n.d.r) e che ci avrebbe garantito al maxiprocesso” che “si riteneva sarebbe finito in barzelletta», ha detto. Poi «quando si seppe che invece a presiedere il collegio giudicante che avrebbe celebrato il maxi sarebbe stato un altro, si capì che i politici si erano allontanati». «Allora ci si cominciò a lamentare di Salvo Lima e Giulio Andreotti – ha spiegato – e si disse che non erano più in grado di garantire nulla».