L’ex brigatista Luigi Fallico trovato morto in cella: stroncato da un infarto

Luigi Fallico

VITERBO – L’ex brigatista rosso Luigi Fallico è stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Mammagialla a Viterbo. La scoperta è stata fatta lunedì mattina alle 9.30 dagli agenti di polizia penitenziaria. Da una prima ricostruzione l’uomo sarebbe morto verso l’alba probabilmente per cause naturali. Sul corpo nessuna traccia di violenza, cosa che farebbe pensare a un infarto che lo ha colto nel sonno. Sarà comunque l’autopsia a chiarire ogni dubbio. Secondo il suo avvocato, Caterina Calia, l’uomo “già il 17 maggio scorso aveva accusato fortissimi dolori al petto. Era stato portato nell’infermeria del carcere di Viterbo dove gli sono stati riscontrati valori della pressione arteriosa molto elevati. Invece di trasferirlo in una struttura ospedaliera attrezzata – prosegue l’avvocato -lo hanno riportato in cella. Due giorni dopo, nell’udienza del 19 maggio,si sentiva ancora poco bene”.

Luigi Fallico venne arrestato per la prima volta alla fine degli anni Ottanta per fiancheggiamento delle Brigate Rosse, poi finì di nuovo in cella nel 2009 con l’accusa di essere il capo della cellula di presunti terroristi che secondo gli inquirenti formavano le nuove Br e che stavano preparando un attentato contro il G8 in programma alla Maddalena e poi spostato all’Aquila. Uno dei suoi complici era coinvolto nell’omicidio del giuslavorista Massimo D’Antona. Secondo quanto emerso dalle indagini, Fallico avrebbe anche avuto legami diretti con Nadia Desdemona Lioce.

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