Luigi Barbanera, l’eroe che ha “parato” il bimbo caduto dal balcone a Cantù

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2013 - 18:05 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Barbanera, l'eroe che ha "parato" il bimbo caduto dal balcone a Cantù

Il piccolo Ryan è caduto da un balcone al secondo piano. Luigi Barbanera lo ha “parato” al volo

MILANO – Luigi Barbanera, 45 anni, è l’eroe che ha “parato” il bimbo di tre anni caduto dal balcone a Cantù, in provincia di Como. Luigi, assistente di polizia penitenziaria nel carcere di Como, nel tempo libero fa il portiere di calcio. Il suo passaggio sotto la finestra dalla quale il piccolo Ryan è precipitato è stato provvidenziale: lo ha letteralmente acciuffato al volo. Ieri Luigi era l’eroe del giorno a Cantù. Oggi, a tragedia scampata, a casa Barbanera si festeggia il giorno del ringraziamento.

Luigi è stato letteralmente travolto di elogi e congratulazioni. Da Roma si è complimentata il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, che ha annunciato l’avvio dell’istruttoria per il conferimento di un encomio. Così come i colleghi, radunati apposta dal comandante della polizia penitenziaria, Domenico Isdraià, che martedì mattina lo hanno accolto al suo ingresso a lavoro con un fragoroso applauso e una serie interminabile di complimenti. Lui, coraggioso e umile, si è commosso: “Fa un bell’effetto, sono grato a tutti per l’affetto che mi viene dimostrato in queste ore”.

Poi un’altra bella notizia, il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, ha annunciato di voler insignire Barbanera con la civica benemerenza municipale. “Farò la proposta ufficiale alla commissione interna che valuta le candidature e le assegnazioni del riconoscimento – ha confermato il primo cittadino – L’agente ha compiuto un gesto speciale, che testimonia come esistano ancora persone che hanno davvero a cuore la vita del prossimo”. Scontato il via libera della commissione che, una volta sdoganata la pratica, potrebbe conferire la benemerenza in occasione della festa patronale di Cantù, a Sant’Apollonia, il 9 febbraio.

Grazie a Luigi Barbanera, portiere nel tempo libero, che ha parato il bambino scivolato dal cornicione. Luigi ha raccontato quegli attimi concitati al Corriere della Sera, era in strada quando ha notato una donna disperata che invocava aiuto sotto un balcone:

“Ho mollato l’auto e sono sceso convinto di dover prestare aiuto alla donna, ma questa guardava verso l’alto. E lì ho capito tutto: in piedi sul davanzale di una finestra al secondo piano c’era un bimbo: piangeva disperato, era paralizzato dal terrore, chiamava la mamma”.

Il piccolo Ryan era in bilico sulla finestra e Luigi non ha perso tempo:

“Ho capito che il piccolo prima o poi sarebbe caduto e mi sono detto che toccava a me prenderlo. Mi sono piazzato sotto la finestra; per tanti anni ho giocato come portiere a calcio e chissà, anche quell’esperienza mi ha aiutato, ho chiesto a chi stava attorno di chiamare l’ambulanza e ho atteso immobile. Se devo dire la verità, in quel momento mi sentivo del tutto impotente, non sapevo nemmeno io cosa avrei fatto. Sono passati cinque minuti prima che vedessi il bimbo muovere la gamba in avanti per la stanchezza e precipitare…”.

Poi il bimbo è caduto e Luigi l’ha preso al volo, come solo le sue mani da portiere potevano fare:

“L’ho preso proprio al volo, il bambino ha battuto il viso contro la mia spalla e ha perso un po’ di sangue. Siamo caduti per terra tutti e due, poi non ricordo molto se non una gran confusione attorno a me. È arrivata la mamma, mi ha abbracciato e ringraziato, piangeva anche lei”.