Tromba d’aria a Firenze, Po ai livelli di guardia: il maltempo flagella il centro nord

Ancora disagi al centro nord per le forti piogge. A Torino, nella notte tra martedì 15 e mercoledì 16 giugno, un clochard si è addormentato sotto una forte pioggia ed è stato trovato  semiassiderato. L’ uomo, sui 40 anni, è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco, in terapia intensiva e sarebbe in pericolo di vita.

Sempre nel torinese, in una strada di collina che collega San Carlo e Front, una parete di terra è caduta su un’auto in transito e i due occupanti sono rimasti feriti in modo lieve. E su un isolotto della Dora Baltea è rimasta intrappolata dalle piogge una mandria di circa 200 bovini, che potrà essere recuperata solo venerdì.

E’ andata bene invece ai due alpinisti polacchi che, a causa del maltempo, erano rimasti bloccati per due notti sull’Ortles (3.905 metri), in Alto Adige. I due  hanno raggiunto il rifugio Tabaretta a 2.556 metri. Nella nebbia avevano perso l’orientamento ed erano rimasti bloccati a circa 3.000 metri di quota, ma erano bene attrezzati e hanno trascorso due notti in un bivacco di fortuna. A Riva del Garda (Trento), a causa della pioggia e del vento forte all’ora di pranzo ci sono stati momenti di paura per alcuni bambini sorpresi in acqua (ma senza conseguenze) dal temporale, che ha ribaltato una decina tra barche e catamarani.

Situazione critica in Toscana e a Firenze, dove in mattinata una tromba d’aria ha percorso la zona ovest della città e ha attraversato l’Arno prima di andare a spegnersi verso Fiesole. Il vento forte ha danneggiato anche le strutture mobili della Fortezza da basso, dove è in corso Pitti Uomo, ha divelto alberi e ha abbattuto anche un’impalcatura a Villa Gamberaia. Oltre 200, in pochi minuti, le richieste di soccorso ricevute dei Vigili del fuoco di Firenze che hanno chiamato in supporto squadre da altre province della Toscana. Allagamenti anche a Viareggio e a Massa.

In Emilia, il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli ha detto che “ci sono le condizioni per chiedere lo stato di emergenza”, dopo gli allagamenti di ieri nella bassa parmense, dove sono caduti 150 mm. di pioggia in sei-nove ore, la stessa quantità che cade nei tre mesi primaverili. Le piogge cadute in Piemonte e in Lombardia hanno provocato anche una piena del Po che – ha reso noto l’Agenzia interregionale per il Po-AIpo – è transitata in Piemonte con livelli di “ordinaria e moderata criticità” e ora viaggia verso Lombardia ed Emilia con valori che non destano preoccupazione.

A Piacenza il ponte provvisorio di barche è stato chiuso ieri sera perché il fiume ha superato la quota di m. 3,50. La piena dovrebbe transitare a Piacenza nella nottata, a Cremona nella tarda mattinata di domani, a Boretto (Reggio Emilia) nella nottata tra venerdì e sabato, a Borgoforte (Mantova) nel pomeriggio di sabato e a Pontelagoscuro (Ferrara) nella notte tra domenica e lunedì, per poi riversarsi lungo i rami del Delta.

Il fiume è monitorato costantemente dall’ AIPo in stretto coordinamento con le Protezioni Civili regionali e locali. Il maltempo ha provocato anche gravi danni all’agricoltura che, secondo la Cia, ammonterebbero già a decine di milioni di euro. Le zone più colpite sono Lombardia (soprattutto il Cremonese), Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino e parte del Veneto e del Friuli. Danni a vigneti, ortofrutta, mais, grano e foraggiere, oltre che a macchine e strutture aziendali.

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