Il coro di Natale aperto solo ai bimbi delle suore. E quelli dell’asilo statale?

Pubblicato il 23 Dicembre 2009 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA

asiloIl parroco di Ceresara (Mantova) finisce nella bufera a causa del coro di Natale a cui possono partecipare solo i bambini che frequentano l’asilo delle suore. Don Guido Zelada, il nome del parroco, si difende dalle polemiche puntando il dito contro le madri “imbufalite” dei bambini dell’asilo statale esclusi: «Queste donne sono mosse soltanto dalla volontà di seminare zizzania».

Il polverone alzato dalla notizia intanto ha portato la direttrice del coro e vicesindaco, Barbara Ruffoni, a un pubblico mea culpa senza la benedizione del prete.

I genitori dei bimbi dell’asilo statale, non invitati a partecipare al coro per la messa del 23, parlano di discriminazione, «non siamo dei cattolici di serie B», ma don Guido ha tutt’altra idea e tuona: «Cosa fanno tanto le cattoliche quelle lì che in chiesa non le vedo mai? Io non misuro la fede di nessuno, a questo ci pensa il Padreterno, però questa indignazione è eccessiva. A onor del vero devo dire che se parliamo di religiosità non brillano neanche le famiglie dell’asilo delle suore. Però loro si sono proposte per il coro. Tutto qui. Le altre no».

«In teoria adesso si potrebbe anche invitare i bambini dell’asilo statale. In teoria. In pratica è impossibile. Innanzitutto dove li vado a pescare? E anche se lo scriveste sul giornale, e loro venissero, come farebbero a cantare? Quegli altri hanno fatto tante prove, si sono preparati, come si fa adesso, l’ultimo giorno, a inserire anche gli altri? Impossibile. Non voglio che facciano brutta figura». Ormai il danno è fatto, anche se, ribadisce don Guido, il polverone che è stato sollevato è eccessivo, «ma questo è un paese fatto così, bisogna rassegnarsi».

Il polverone però non è stato solo a Ceresara e dintorni, perché la notizia dell’esclusione dei bambini dell’asilo pubblico dal coro, lanciata sul sito della Gazzetta di Mantova e ripresa da Repubblica ha suscitato un boato di reazioni: un atto d’accusa contro la direttrice del coro e vicesindaco, Barbara Ruffoni che, anche senza la benedizione del parroco, ha fatto un pubblico mea culpa.