Maresciallo dei carabinieri preso a pugni per un sorpasso

Maresciallo dei carabinieri preso a pugni per un sorpasso
Maresciallo dei carabinieri preso a pugni per un sorpasso

CAMPOSAMPIERO (PADOVA) – Maresciallo picchiato e preso a pugni da tre uomini per un sorpasso. E’ successo a Camposampiero, in provincia di Padova.

Il maresciallo, Fabio Gozzotto, vicecomandante della stazione dei carabinieri di Noale, era in auto con la moglie e la figlia quando si è visto sorpassare da una Peugeot che, riferisce Luigi Bortolato sul Gazzettino, 

“non solo si è presa senza diritto la precedenza allo svincolo ma ha addirittura tagliato la strada al militare dell’Arma, costringendolo a una brusca e repentina frenata per evitare la collisione”.

A quel punto, racconta il Gazzettino, dall’auto sono scesi tre uomini, cittadini albanesi, che si sono avvicinati all’auto del maresciallo, lo hanno insultato e poi uno gli ha sferrato un pugno all’occhio sinistro.

Il maresciallo è stato portato in ospedale, dove ha riportato la frattura del pavimento orbitale dell’occhio sinistro e guarirà in 40 giorni.

Dopo un intervento di oltre 2 ore i medici hanno ristabilito le funzioni dell’occhio. I carabinieri di Camposampiero hanno identificato i tre albanesi, tutti di 25 anni.

Ecco come racconta la vicenda Bortolotto sul Gazzettino:

“Maresciallo dei carabinieri picchiato e mandato all’ospedale dopo un diverbio con altri automobilisti. E solo la sua freddezza e la sua professionalità hanno evitato guai peggiori. È successo qualche giorno fa a Camposampiero, in provincia di Padova. Erano da poco passate le 16 e in corrispondenza dello svincolo della strada regionale 308 a Camposampiero il maresciallo Fabio Gazzotto, vicecomandante della stazione dei carabinieri di Noale, si è visto sorpassare da una Peugeot 206 che non solo si è presa senza diritto la precedenza allo svincolo ma ha addirittura tagliato la strada al militare dell’Arma, costringendolo a una brusca e repentina frenata per evitare la collisione. I tre della Peugeot, albanesi, non contenti di quanto fatto, sono scesi dall’auto e si sono avvicinati al finestrino dell’auto guidata dal maresciallo, che era alla guida e aveva a bordo moglie e figlia”.

 

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