Matteo Messina Denaro, per la prima volta dal 1993 c’è una foto del super boss latitante

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Ottobre 2021 - 08:08 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Messina Denaro, per la prima volta dal 1993 c'è una foto del super boss latitante

Matteo Messina Denaro, per la prima volta dal 1993 c’è una foto del super boss latitante FOTO ANSA

L’immagine del volto del numero uno di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro ripreso da una telecamera di sicurezza: l’ha trasmessa il Tg2 in un servizio in onda nell’edizione delle 20.30. Immagini registrate da una telecamera in strada in provincia di Agrigento, risalgono al 2009 e sono le uniche che inquirenti e investigatori hanno dal 1993. Il video è possesso degli investigatori della Direzione centrale anticrimine della Polizia. 

La foto di Matteo Messina Denaro

Nelle immagini, che durano pochi secondi e risalgono al dicembre del 2009, si vede un suv blu che percorre una strada sterrata in piena campagna. A bordo ci sono due persone: l’autista e, sul sedile del passeggero, un uomo stempiato e con gli occhiali. Secondo investigatori e inquirenti quell’uomo è proprio Matteo Messina Denaro.

Le immagini, sostiene il Tg2, sono state riprese da una telecamera di sicurezza a poche centinaia di metri dalla casa di Pietro Campo, boss della Valle dei Templi. E fedelissimo del numero uno di cosa nostra che in quel periodo era protetto dalle famiglie agrigentine e, forse, stava andando proprio ad un incontro con i capi mafia locali. 

La latitanza di Matteo Messina Denaro

Nell’estate 1993, mentre avvenivano gli attentati dinamitardi, Messina Denaro andò in vacanza a Forte dei Marmi insieme ai fratelli. Da allora si rese irreperibile, dando inizio alla sua lunga latitanza. Nei suoi confronti venne emesso un mandato di cattura per associazione mafiosa, omicidio, strage, devastazione. E anche per detenzione e porto di materiale esplosivo, furto e altri reati minori. Fu però con l’operazione Petrov del marzo 1994 che emerse il suo ruolo all’interno di Cosa nostra trapanese. Nel 2000, alla conclusione del maxi-processo “Omega” Messina Denaro ricevette la pena dell’ergastolo.