Meningite, nuovo caso in Toscana. Grave bimbo 4 anni, era vaccinato

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2016 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA
Meningite, nuovo caso in Toscana. Grave bimbo 4 anni, era vaccinato

Meningite, nuovo caso in Toscana. Grave bimbo 4 anni, era vaccinato

PISA – Nuovo caso di meningite in Toscana. Un bambino di 4 anni è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dopo essere risultato positivo al meningococco di tipo C. Lo rende noto un comunicato stampa della Usl Toscana Nord-Ovest. Il piccolo frequenta una scuola materna di Cascina ed è già stata avviata la profilassi per tutte le persone che sono state recentemente a contatto con lui.

Si tratta dello stesso batterio che da circa due anni sta colpendo la Toscana, malgrado una campagna di vaccinazione straordinaria avviata dalla Regione. Con il nuovo caso il numero totale delle persone che hanno contratto l’infezione sale a 60, cioè 31 nel 2015 e 29 quest’anno.

Il bimbo ricoverato al Meyer è in gravi condizioni, la prognosi è riservata ma sta già rispondendo alle terapie. Secondo quanto riferito dalla Asl, era stato vaccinato nel 2013. Si tratta del tredicesimo caso di persona colpita malgrado abbia assunto il farmaco che dovrebbe prevenire l’infezione.

La Asl sta contattando tutte le persone che sono entrate in contatto col piccolo negli ultimi giorni, a partire dai compagni della scuola materna, quelli presenti ieri nell’ambulatorio della pediatra di Cascina e coloro che hanno partecipato ad una festa di Bientina dove c’era anche il piccolo affetto da meningite. In tutto si stima che saranno un centinaio le persone sottoposte ad antibiotico.

Molti di questi bambini sono stati già rintracciati e ieri le stanze del dipartimento di prevenzione di Pisa si sono trasformate in una sorta di parco giochi con decine di piccoli pazienti accompagnati dai genitori invece piuttosto preoccupati.

Già lo scorso mese di novembre era stato ricoverato al Meyer un bambino di 8 anni di Livorno, anche lui colpito da meningite di tipo C e vaccinato nel 2009. Un aspetto quest’ultimo preso in considerazione, “con una qualche preoccupazione”, anche dall’infettivologo pisano Francesco Menichetti, primario del reparto di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria: “Quest’ultimo caso di meningite di tipo C deve farci riflettere sull’efficacia di questo vaccino e sulla necessità di sviluppare uno studio più approfondito sui portatori sani rinofaringei”.

Secondo il medico, infatti, “la vaccinazione è assolutamente necessaria, tuttavia sarebbe utile che l’assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi, che ha a disposizione tutte le informazioni necessarie, valutasse l’opportunità di avviare una riflessione profonda sull’efficacia di questo vaccino sia esso monovalente o quadrivalente”. Infine, Menichetti ricorda quanto sia utile “la campagna vaccinale intensiva, soprattutto tra gli adolescenti, nella fascia d’età 11-20 anni, che attualmente raggiunge il 65% della popolazione regionale, per diffondere la cosiddetta immunità di gregge: per farlo però – afferma – servirebbe invece raggiungere la quota di almeno il 90% degli adolescenti vaccinati in Toscana ed è quindi opportuno continuare a promuovere la campagna vaccinale, sviluppando contemporaneamente un ragionamento scientifico sull’efficacia del vaccino e sulla prevenzione rispetto ai portatori sani rinofaringei”.

Dello stesso avviso Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Wadid), secondo cui “nelle vaccinazioni possono esserci i cosiddetti casi di “vaccine failure”, ovvero di mancata risposta al vaccino, e rappresentano una percentuale variabile tra l’1 e il 5% dei vaccinati, ma proprio per questo è necessario raggiungere elevate coperture vaccinali, così i batteri circolano di meno” e “grazie alla protezione indotta dall’immunità di gregge, conclude l’esperta, “si possono proteggere anche quei soggetti che non rispondono ai vaccini o che non possono esser vaccinati”.