Omicidio Meredith, Lumumba: “Amanda è un’attrice. Piange lacrime di coccodrillo”

Pubblicato il 11 Ottobre 2011 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA – Amanda Knox è una “fantastica attrice”. Le lacrime alla lettura della sentenza di assoluzione per l’omicidio della coinquilina britannica Meredith Kercher erano “lacrime da coccodrillo”, che facevano parte di una “strategia difensiva”: a dirlo è Patrick Lumumba, il proprietario di un bar di Perugia accusato proprio dalla Knox di aver ucciso Mez.

Il trentottenne, che ora vive in Polonia insieme alla moglie e ai figli, ha dato la propria versione dei fatti in un’intervista al Daily Mail. Lumumba venne arrestato nel novembre del 2007 e trascorse due settimane in prigione per le accuse della Knox, che aveva detto agli inquirenti: “Mi sono tappata le orecchie in cucina” mentre “Patrick la uccideva”.  Ma Lumumba, per quella notte del 31 ottobre del 2007, aveva un alibi di ferro.

“Sono così arrabbiato, ha detto Lumumba -. Quando ho sentito il verdetto sono rimasto scioccato per la povera Meredith. Ho sempre detto che Amanda è una fantastica attrice e per me rimarrà sempre tale. Ho trascorso due settimane in prigione per qualcosa che non avevo fatto solo perché Amanda aveva detto che io ero l’assassino. Non dimenticherò mai quando la polizia bussò alla mia porta e mi portò via”.

Se Meredith è la vittima di questa vicenda, “io sono la seconda”, dice Lumumba. “Per quello che Amanda ha detto ho perso la mia vita privata, il mio lavoro e ora non ho nient’altro, a parte la mia famiglia, che è tutto per me”.

“Venni subito additato come l’africano assassino”, ha detto l’uomo, scagionato grazie ad un cliente del bar, un docente universitario di origini svizzere, che disse di essere stato servito dal giovane congolese al bancone la notte del delitto. “Quello che ho trovato sconvolgente è vedere il cappellano del carcere sostenere Amanda, dichiararne l’innocenza, ma mai incoraggiarla a chiedermi scusa. Dopo questa storia, ho dovuto chiudere il bar, licenziare il mio staff e ora non ho più un lavoro, a parte qualche serata in giro come dj”.