Vietti: “Non solo Berlusconi, bisogna congelare la prescrizione”

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Basta con la prescrizione ”che premia l’imputato a scapito della pretesa punitiva dello Stato e delle ragioni delle parti offese. Secondo il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, l’Italia ha dei termini di prescrizione dei processi troppo brevi, con la conseguenza che spesso si estinguono senza sentenza. “Questo è il frutto un approccio che guarda solo all’interesse dell’imputato – spiega Vietti a Repubblica – dimenticando che nel processo va garantita la pretesa punitiva dello Stato e il diritto delle parti offese”. La soluzione proposta da Vietti è quella di fermare “la prescrizione quando il giudice stabilisce che il processo va fatto”.

La sollecitazione di Vietti si riferisce soprattutto ai reati che destano ”effettivo allarme sociale” e che perciò meritano di essere giudicati con sentenze di merito e non ”finire nell’oblio”, grazie alla prescrizione. Secondo Vietti inoltre il sistema italiano non può più permettersi tre gradi di giudizio per ogni controversia, indipendentemente dalla sua natura.

Al vice presidente viene chiesto un commento alle esternazioni di Berlusconi che, nel caso del processo Mills, si lamentava dei giudici che corrono per arrivare a una condanna ed evitare la prescrizione. “La prescrizione è sempre una sconfitta per lo Stato, chiunque sia l’imputato. Il che non toglie che fino a quando non intervenga una modifica normativa, le difese hanno diritto di sfruttare gli strumenti processuali esistenti.Va comunque evitato quello che la Cassazione chiama ‘abuso del processo'”.