Milano. Prada sfratta McDonald’s, Pd diviso: democratico o cattivo?

Ap-Lapresse

MILANO – McDonald’s dovrà lasciare l’Ottagono, il “Salotto” di Milano. Lo sfratto arriva dopo che Prada ha vinto il bando per i locali occupati dal fast food. La vicenda ha diviso la maggioranza del Pd di Milano tra chi ritiene McDonald’s “presenza democratica” ed economica nella galleria, e chi invece “non piangerà” per la cacciata della multinazionale, che non deve essere usata come modello.

Mattia Stanziani del Pd, presidente della Commissione Bilancio, ha detto: “Ritengo che sia una perdita per Milano. McDonald’s in Galleria è una presenza “democratica”, perché permette a tante persone di potersi sedere nel Salotto di Milano pagando cifre accessibili”. Altro sostenitore del fast food è il presidente della commissione Ambiente, Carlo Monguzzi, sempre del Pd: “Perfettamente d’accordo”, mentre David Gentili, collega di partito e presidente della commissione Antimafia, ha detto: “Capisco che c’è un bando vinto, ma che McDonald’s se ne vada è uno di meno per il centro della città, il suo “Salotto” dovrebbe essere per tutti”.

In disaccordo con Stanziani è Luca Gibillini di Sel: “Non verseremo lacrime per McDonald’s, perché non può essere assunto a modello di presidio territoriale per i poveri. Mi sembra per lo meno eccessivo investire il fast food del ruolo sociale di presidio accessibile nel Salotto. Una multinazionale che ha rappresentato negli ultimi decenni il modello del fordismo, con evidenza di distruzione del territorio in molte parti del mondo, con condizioni di lavoro difficili. In più, dobbiamo tenere presente che quel modello di alimentazione non è il nostro. Non proveremo dispiacere per la chiusura”. Anche Alessandro Morelli, della Lega nord, attacca: “Viviamo in un mondo alla rovescia: la sinistra difende la multinazionale mentre stanga i cittadini con le tasse”.

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