Milano: personal shopper, volontari a sostegno dei deboli

Pubblicato il 11 Agosto 2011 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Entra in azione ad agosto la squadra organizzata dalla Caritas a Milano dei “Personal shopper” a sostegno delle persone deboli. Non si tratta del servizio esclusivo per gli acquisti fra le vetrine chic di via Montenapoleone o di via Della Spiga. Tutto il contrario. Un gruppo di volontari attentamente selezionato (fra loro ci sono studenti, imprenditori e liberi professionisti) si è messo a disposizione per aiutare soprattutto gli anziani, quelli che maggiormente subiscono l’effetto abbandono della metropoli che si svuota.

Per contrapporli ai cosiddetti Vip, i volontari dell’associazione li chiamano Nip, ovvero Not important people. A sottolineare che proprio loro hanno più bisogno degli altri di sostegno e compagnia.

Consegna dei pasti. L’attività principale è quella della consegna dei pasti a domicilio, che vengono confezionati da alcune aziende di ristorazione convenzionate con il Comune del capoluogo lombardo. In questo modo si ovvia alle difficoltà che si incontrerebbero volendo comprare il necessario nella bottega sotto casa, che nei giorni centrali dell’estate è rigorosamente chiusa per ferie.

Quello della consegna del pasto è un primo passo, uno strumento per consentire ai volontari di entrare nella casa dell’anziano in difficoltà e di instaurare con lui un rapporto di fiducia all’inizio e successivamente di amicizia. Ai volontari è lasciata la massima flessibilità riguardo ai giorni disponibili, ne bastano anche soltanto un paio a settimana; la fascia oraria rimane invece fissa dalle 11 alle 13.

Volontari. La squadra dei volontari è formata da 15 uomini e 10 donne che hanno in media quarant’anni, ma l’iniziativa prosegue per tutto il mese quindi c’è ancora tempo per provare a partecipare. Lo si può fare telefonando dal lunedì al venerdì alla segreteria dell’Associazione Volontari della Caritas Ambrosiana, la mattina allo 02.58391386 e il pomeriggio allo 02.58325289 e sostenendo successivamente un colloquio dal vivo.

I requisiti? Innanzitutto la presenza a Milano nel mese di agosto, almeno per un paio di settimane. E poi la disponibilità a svolgere diversi compiti: si accompagna l’anziano o il disabile al supermercato per fare la spesa, all’ufficio postale per ritirare la pensione, all’ambulatorio medico nei casi di necessità. Altra caratteristica indispensabile è la “predisposizione al sorriso”: non ultima e non trascurabile, dato che si ha a che fare con persone più sensibili delle altre per la condizione in cui si trovano.

A ognuno dei volontari è associato un anziano e si fa il possibile perché la “coppia” rimanga la stessa per tutto il mese. I racconti delle passate esperienze (il servizio è nato nel 2000 e quella in corso è l’undicesima edizione) descrivono persone con un grande bisogno di condividere e di parlare: la consegna del pasto è una sorta di pretesto che serve a creare, sin dal primo giorno, un rapporto di confidenza.

Quartiere Gratosoglio. Ogni anno una zona della città viene scelta come area all’interno della quale opererà il gruppo dei personal shopper (lo scorso agosto, nel quartiere Giambellino, sono stati in tutto 39 e si sono occupati di 17 anziani). Il quartiere viene indicato dal Comune, che sceglie anche le persone più bisognose a cui destinare l’assistenza. Quest’anno è la volta di Gratosoglio, quartiere meridionale della città, al confine con il comune di Rozzano. Una scelta non casuale, considerando che le difficoltà in periferia aumentano, per chi è abituato a vivere un quartiere che per alcune settimane diventa improvvisamente deserto.