MILANO – Tiziana Pavani, 54 anni, separata e senza figli, lavorava in un istituto di lingua italiana per stranieri in via Paganini, a Milano. Questa mattina, 12 gennaio, non è andata a lavoro: i colleghi l’avevano inutilmente cercata al telefono, senza riuscire a rintracciarla. Tiziana era morta: l’hanno trovata senza vita nel suo appartamento con segni di percosse al volto e una ferita alla testa.
E’ giallo in via Bagarotti, dove è stato rinvenuto il cadavere della donna. Il pubblico ministero di turno, Letizia Mannella si sta recando sul posto per coordinare le prime indagini sul caso. Da quanto è stato confermato, la polizia è intervenuta su una chiamata di un vicino di casa che ha sentito un forte odore di gas.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, l’appartamento, sito al quarto piano del palazzo, aveva la porta aperta. La donna era distesa sul letto, sotto le coperte ma vestita: c’era molto sangue nella stanza. Sul corpo è stata individuata una ferita al sopracciglio ma non c’è ancora un quadro preciso delle condizioni del cadavere. I primi a intervenire sono stati i paramedici del 118 che dopo aver chiuso il rubinetto del gas hanno avvertito la polizia, arrivata sul posto attorno alle 18.45.
La prima ipotesi degli investigatori è che la donna sia stata uccisa da una persona che conosceva bene e che forse aveva passato la notte con lei. L’assassino sarebbe poi scappato, aprendo il gas per tentare di coprire le sue tracce.