Modugno (Bari). La banda del tir: furto e autista sequestrato

Pubblicato il 5 Novembre 2011 - 12:51 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Hanno bloccato un tir sulla strada statale 96 e hanno legato, imbavagliato e sequestrato i due autisti allo scopo di portare via il carico trasportato del valore di circa 500mila euro ma i cinque sono stati arrestati dalla polizia. E' successo nei pressi di Piscina dei Preti, a Modugno (Bari).

Gli arrestati – che dovranno rispondere di rapina pluriaggravata, sequestro di persona, e detenzione e porto illegale di un fucile clandestino – sono Carlo Mininni, di 49 anni, un giovane di 22 anni, unico incensurato del gruppo, Saverio Zotti, di 28 anni, Michele Ratti, di 43 anni e Francesco Calzolaio, di 42 anni, quest'ultimo, secondo gli investigatori, vicino al clan Parisi del quartiere Japigia di Bari.

L'autoarticolato, di 15 metri della ditta Tnt, mentre era sulla strada statale 96, e' stato affiancato da un'Audi A6 di colore scuro con a bordo i cinque che avevano i volti coperti con passamontagna ed erano armati di fucile calibro 12 semiautomatico i quali hanno intimato l'alt all'autista: lo hanno quindi sequestrato assieme a un collega e poi, con un particolare congegno, hanno disattivato l'antifurto satellitare del mezzo. Così, a dare l'allarme al 113 sono stati gli operatori della centrale operativa dell'azienda di trasporto che non ricevevano piu' il segnale del mezzo in marcia e soprattutto non riuscivano a mettersi in contatto con i due dipendenti.

Gli operatori della questura, ricevuta la segnalazione, hanno inviato pattuglie nella zona – tra Toritto e Modugno dove si trovano numerosi capannoni – dalla quale erano giunti gli ultimi segnali del gps dell'automezzo. Con l'ausilio di un elicottero e altre pattuglie della Squadra Mobile e delle Volanti, gli agenti hanno individuato il tir in un capannone, nei pressi di una cava, sulla strada provinciale che collega Terlizzi a Giovinazzo. I poliziotti hanno fatto irruzione trovando i cinque malfattori – uno dei quali ha subito imbracciato il fucile – intenti a scaricare la merce dal tir aiutandosi con carrelli elevatori. I due dipendenti della Tnt sono stati trovati sdraiati e legati nella cabina di guida dell'automezzo.

I due avrebbero dovuto portare la merce – per lo piu' personal computer e anche gioielli della ditta Damiani – nel centro di raccolta barese dell'azienda per poi consegnare con mezzi piu' agili il carico ai negozianti e a centri commerciali.

''Dopo una rapina del genere – spiega il capo della Squadra Mobile Luigi Rinella – era impensabile che il mezzo continuasse a marciare. Piuttosto, abbiamo ipotizzato fosse stato nascosto,intuizione che si e' rivelata giusta''.