Monica Castro, consigliera stripper, lascia il Pdl

CALENZANO (FIRENZE) – La sua foto in mutande tra i banchi del Consiglio comunale di Calenzano (Firenze) era finita su tutti i quotidiani. In quell'occasione il suo obiettivo era la manovra del Governo Monti. Ora Monica Castro, consigliere comunale del Pdl, annuncia di voler chiudere con il partito, ''non andro' al congresso e non prendero' la tessera'', anche se specifica ''intendo restare al mio posto fino al termine mandato'' per rispetto a coloro che l'hanno votata.

In una lunga lettera 'Silvio…Addio! Non e' stato bello ma per fortuna e' durato poco', la consigliera comunale se la prende un po' con tutti: dai dirigenti nazionali a quelli regionali e locali fino ai suoi ex colleghi del gruppo consiliare che nel febbraio scorso avevano scelto il Gruppo Misto lasciandola unica rappresentante del Pdl.

Un lungo sfogo dove Monica Castro spiega i motivi che le spinsero a scendere in politica nel 2008, ''un mondo che non avrei mai pensato fosse cosi' perverso e vergognoso'' scrive. Ma anche perche' ha continuato fino all'ultimo a ''difendere'' Silvio Berlusconi. In particolare dagli attacchi dalla sinistra e del Pd ''ora alleato del Pdl''. La scelta di restare nel gruppo del Pdl, Castro la 'giustifica' come il suo ''regalo personale a Silvio Berlusconi, prima di dirgli addio definitivamente. Non mi ritrovo piu' sia per motivi organizzativi che di scelte politiche; sono sicura che se la situazione non cambiera' seriamente non sara' il partito del mio futuro, anzi lo escludo al 100%'' dice nella lettera.

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