Napoli, 13 arresti per traffico di droga tra Campania e Spagna

Pubblicato il 9 Gennaio 2012 - 14:26 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Era guidata dai fratelli Fabio e Giuseppe Sabatino, di San Giorgio a Cremano (Napoli), con la collaborazione di Massimiliano Amato, gia' a capo del gruppo ultras ''Fedayn Eam Napoli'', l'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di cocaina tra Campania, Sud America e Spagna sgominata oggi dalla Guardia di Finanza di Napoli.

In manette tredici dei diciotto destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta dalla Dda partenopea.

Nell'abitazione di uno degli arrestati sono stati anche sequestrati sei Rolex e 4mila euro in contanti. L' ''Operazione Ultras'' conclude le indagini avviate nel settembre del 2005 dalla Dda di Napoli che hanno portato anche al sequestro – in due riprese – di oltre 51 chilogrammi di cocaina la quale, immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre tre milioni di euro.

Una vicenda che ha visto anche la recrudescenza dei rapporti tra fornitore spagnolo e gli acquirenti napoletani dopo il secondo sequestro operato dalle fiamme gialle nel giugno del 2006: la droga giunse in Italia ma fu individuata dalle forze dell'ordine. Niente droga significo' niente introiti e, quindi, nessun pagamento ai venditori.

Numerosi furono i solleciti di pagamento che giunsero in Campania dalla Spagna. I trafficanti iberici pretendevano il pagamento di quanto dovuto, circa 1,2 milioni di euro, e l'invio di un affiliato all'organizzazione.

Viaggio che fu poi intrapreso, il successivo mese di agosto, da Fabio Sabatino ma senza soldi e solo con l'intento di testimoniare il sequestro da parte delle forze dell'ordine. Il gesto non fu gradito dal trafficante spagnolo che per costringere il fratello Giuseppe a onorare il debito, rapi' Fabio. Giuseppe, preoccupato per le sorti del fratello, si reco' in Spagna con 200mila euro per pagare parte del debito e ottenere il rilascio di Fabio.

Il rapimento di Fabio Sabatino vide anche il coinvolgimento della direzione centrale dei servizi antidroga del Ministero dell'Interno il quale affido' le indagini al Grupo secuestros dell'Udyco Central di Madrid.

Fabio Sabatino, pero', riusci' a liberarsi e l'intervento della polizia spagnola consenti' di arrestate l'organizzatore del rapimento, il narcotrafficante andaluso Marquez Reina Jose' Manuel di Siviglia, e altri sette affiliati.

Il rapimento di Fabio Sabatino non fu denunciato alle autorita' italiane dai suoi familiari per il timore che emergesse il traffico internazionale di stupefacenti.