Napoli, bimbo morto soffocato dalla mozzarella: lutto a scuola, 2 avvisi di garanzia

Pubblicato il 21 Marzo 2013 - 01:03 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Portone chiuso a lutto alla scuola materna Minucci di Napoli e niente lezioni dopo la morte del piccolo Patrizio, soffocato da un boccone di mozzarella. Il dolore per la morte assurda di un bimbo di 4 anni si intreccia con il lavoro degli investigatori che dovranno chiarire se esistono responsabilità da parte di chi non è riuscito a evitare la tragedia. La procura di Napoli ha emesso due avvisi di garanzia, notificati alla maestra e alla dipendente della ditta che ha confezionato i pasti.

Si tratta – precisano fonti giudiziarie – di atti dovuti per poter procedere all’autopsia e consentire la nomina di propri consulenti alle persone nei cui confronti dovessero essere ipotizzate delle responsabilità. Al momento, infatti, non sarebbero emerse responsabilità penali: anche dopo che nelle giornata di mercoledì sono state sentite alcune maestre dell’istituto.

Quando il piccolo Patrizio stava consumando il pasto – ha accertato la polizia – erano presenti la maestra ed un assistente, così come previsto dai regolamenti. Anche la manovra di soccorso sul bambino, la cosiddetta manovra di Heimlich, sarebbe stata tentata dal personale della scuola, senza esito. Altri elementi utili alle indagini, coordinate dal pm di Napoli Sergio Ferrigno, potrebbero venire dall’autopsia. Qualcuno ha avanzato dubbi sulla preparazione dei docenti: ”Gli insegnanti frequentano un corso di formazione di 12 ore sul primo soccorso, ed anche quelli della Minucci erano formati”, spiega il direttore regionale scolastico Diego Bouchè che sull’accaduto attende di ricevere una relazione del preside.

Le porzioni di mozzarella, tagliata a pezzi, erano state servite nei piatti dalle refezioniste della ditta che fornisce i pasti. E’ l’ora degli appelli, come quello della Croce Rossa: ”Un dramma che si può evitare in un solo modo, lavorando in maniera capillare nella diffusione delle manovre di disostruzione pediatrica”, afferma il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca. ”Una procedura, questa – spiega Rocca – che permette di salvare la vita del bambino in situazioni di questo genere. In Italia, ogni anno, circa 50 bambini muoiono per soffocamento da cibo, seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali”.

Tra le mamme, intanto, è scattata la psicosi: a Pozzuoli, su loro richiesta, il Comune promuoverà in tutte le scuole del territorio corsi di disostruzione pediatrica per personale docente e non docente. Inoltre si sta valutando l’opportunità di variare il menù dei piccoli scolari, sostituendo i bocconcini di mozzarella ad esempio con i formaggini. E anche il Miur è pronto a collaborare con il Ministero della Salute per avviare campagne informative. Farà lo stesso il Comune di Napoli che – informa l’assessore all’Istruzione Annamaria Palmieri – è al lavoro per offrire ai docenti e a tutti gli operatori una serie di incontri di formazione. ”Da una tragedia immane – sottolinea l’assessore – non si può tornare indietro, purtroppo, ma sarebbe delittuoso non trarne insegnamento”.