Napoli, ospedale avvisa i pazienti: “Vuoi operarti? Rischi un’infezione”

NAPOLI – “Propongo, in mancanze di risposte adeguate che ogni singolo paziente sottoposto ad intervento chirurgico firmi un esplicito consenso informato ad essere operato in condizioni di rischio oggettivo aggiuntivo per infezione”. Lo ha detto Maurizio Postiglione in una lettera al direttore sanitario Maria Corvino, come riporta il Corriere del Mezzogiorno. L’ospedale dalle sale operatorie a “rischio infezione” è a Loreto Mare, a Napoli. Lo sciopero delle ditte di pulizia che ormai dura da oltre 10 giorni è alla base delle precarie condizioni igieniche della struttura.

Lunedì 14 novembre un anestesista ha così presentato ad un paziente la liberatoria, che dopo l’ordinario “consenso informato all’anestesia” presentava aggiunto a penna il testo: “Il paziente viene informato che le condizioni igieniche dell’ospedale per la mancanza di pulizia degli spazi comuni lo espongono ad un rischio aggiuntivo per infezione”. Una condizione che ha spinto la direzione sanitaria ad autorizzare interventi solo nel caso che per il paziente vi sia un significativo “pericolo di vita”. ad occuparsi della pulizia delle sale operatorie sono dunque medici e infermieri, tanto che il responsabile del centro rianimazione ha chiesto detersivi e disinfettanti alla direzione sanitaria.

Lo sciopero delle ditte di pulizia è stato proclamato dai 1200 addetti che da oltre un mese non ricevono lo stipendio dalla Regione Campania. Le aziende in sciopero sono Kuadrap, Gesap, Epm e Samir, con 25 milioni di euro in stipendi mancanti all’appello. Non solo Loreto Mare vers in questa situazione, ma anche le strutture di Pellegrini, Ascalesi, Annunziata, Cto, San Paolo e San Gennaro. Antonio Marciano, consigliere regionale del Pd, chiederà un’interrogazione urgente al governatore Stefano Caldoro, commissario alla Sanità, sulle misure urgenti che la Regione intende attuare per ripristinale le condizione igieniche necessarie a garantire il regolare svolgimento di interventi nelle strutture ospedaliere.

Comments are closed.

Gestione cookie