Napoli, tre omicidi nel giro di poco: 1 per rissa, 1 per mafia e 1 per errore?

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 00:19 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Due giovani uccisi nel giro di pochissime ore a Napoli. Un terzo omicidio è avvenuto a Casoria, comune della stessa area metropolitana di Napoli. Un ragazzo è stato ucciso poco dopo la mezzanotte del 26 giugno in via Cupa Carbone a Miano, periferia nord di Napoli. Marco Riccio, 18 anni, è stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco alla testa. Il ragazzo aveva diversi precedenti per rapina e droga e tra un mese avrebbe compiuto 19 anni. L’omicidio è avvenuto a poca distanza dalla caserma dei carabinieri del battaglione Campania. Secondo quanto accertato dai carabinieri, era ritenuto vicino al clan Amato-Pagano che controlla lo spaccio di stupefacenti a Scampia.

Sono stati gli stessi carabinieri del battaglione Campania a udire i colpi di arma da fuoco e a scoprire il cadavere del ragazzo lungo via Cupa Cardone. La vittima è stata colpita più volte al viso: una modalità che sembra essere quella di un’esecuzione.  Secondo gli investigatori, Riccio era vicino al gruppo camorristico Magnetti, che controlla via Dante, nel quartiere di Secondigliano.

Poi è toccata a Giuseppe Sannino, 21 anni, anche lui morto in seguito a ferite da arma da fuoco. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine ma sembra non affiliato a clan camorristici.  Il suo corpo era stato abbandonato davanti alla clinica Villa Betania. Nella stessa struttura è stato poi medicato per una ferita da arma da taglio a una natica Mario Noto, 23 anni.  I due episodi, hanno accertato i carabinieri, sono frutto di un regolamento di conti a seguito di un litigio. La posizione di due persone, padre e figlio, è ora al vaglio degli inquirenti. I due sarebbero stati individuati dai carabinieri a Tuscania. Fermato anche un minorenne che avrebbe accoltellato Noto.

Il terzo omicidio è avvenuto martedì mattina, a Casoria. Andrea Nollino, 42 anni, incensurato stava aprendo il bar, San Mauro, di cui è uno dei titolari, in largo San Mauro, quando è stato avvicinato da due persone a bordo di uno scooter che gli hanno esploso contro tre colpi di arma da fuoco. Nollino è morto sul colpo. Forse non era lui il vero obiettivo dei sicari e, quindi, l’uomo potrebbe essere stato ucciso per sbaglio. Le indagini sono in corso e la dinamica dell’accaduto è da ricostruire ma sembra essere questa, al momento, la pista seguita dagli inquirenti, i carabinieri della compagnia di Casoria.

Secondo quanto accertato dai militari diretti dal capitano Gianluca Migliozzi, è probabile però, che sul posto ci fossero altre persone, coinvolte in una lite: i veri destinatari dei sicari. Si sta controllando se in zona ci sono telecamere. Al momento nessuna testimonianza da parte di cittadini. Eppure il bar si trova in una piazzetta a quell’ora abbastanza frequentata.