TORINO – Nell’elenco dei 360 ”studiosi e firmatari” firmatari dell’appello No Tav inviato al premier Mario Monti ”soltanto il 14% svolge attivita’ accademiche attinenti al tema e comunque si tratta appena dello 0,17% del totale degli accademici accreditati al Miur”. E’ quanto sostengono l’on.Stefano Esposito e Paolo Foietta, autori del libro ‘Tav si”’.
La ricerca ”sulle materie di cui sono specialisti e che manderemo al presidente del consiglio – affermano Esposito e Foietta – ha evidenziato per questi ‘professori’ specializzazioni in argomenti ben diversi da quelli relativi alla Torino-Lione. Si va – raccontano Esposito e Foietta – dagli uccelli polari alle interfacce cervello-computer, dai buchi neri alla paleocologia applicata alle isole di Capo Verde, dalla didattica del cinema alla ginecologia veterinaria”.
Per gli autori dell’indagine, presentata il 25 maggio nella sede del Pd, ”nessuno discute la liberta’ di firmare appelli e neppure di sostenere posizioni politiche contrarie alla Tav, ma trasformare automaticamente questi privati cittadini in scienzati e’ davvero eccessivo, un inqualificabile vezzo italiano”.